Ops Unicredit, Banco Bpm schiera Legance
Non si fermano le operazioni relative all’offerta pubblica di scambio (ops) sulla totalità delle azioni di Banco Bpm annunciata da Unicredit lunedì 25 novembre. Il deal, dal controvalore potenziale di 10,1 miliardi di euro, rappresenterebbe una nuova fase del risiko bancario italiano (ed europeo). Ma, tra la necessità di trovare un accordo definitivo e la possibilità mai smentita che il governo eserciti il golden power per bloccare l’operazione, tanto resta ancora da fare e da decidere.
Secondo quanto riportato da fonti di stampa, sarebbe dunque Legance l’advisor legale scelto da Banco Bpm per seguire l’ops (mentre Unicredit è assistita nella procedura da Crccd).
In caso di conferma, si potrebbe parlare di una scelta all’insegna della continuità. Lo studio legale guidato da Alberto Maggi, infatti, sta già assistendo l’istituto di Piazza Meda nell’offerta pubblica di acquisto (opa) lanciata proprio questo mese su Anima Holding: un’operazione dal controvalore massimo di 1,58 miliardi di euro, in cui il team dello studio al fianco di Bpm è guidato dal senior partner e fondatore Filippo Troisi.
Nella foto, l’amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna.