Linklaters: Parzani non ce l’ha fatta. Ma per le avvocate resta un momento storico
Mai come quest’anno abbiamo seguito con grande attenzione la corsa all’elezione del senior partner di una law firm internazionale. Lo scorso 8 marzo avevamo dedicato la copertina di MAG alla “Corsa di Claudia“, raccontando il percorso verso l’impresa che Claudia Parzani (nella foto), partner italiana di Linklaters, aveva deciso di tentare per prendere il posto di Charlie Jacobs (leggi qui) arrivato a fine mandato.
Da italiani e convinti sostenitori del merito non potevamo che supportare la candidatura dell’avvocata. Che alla fine si è trovata impegnata in un testa a testa con Aedamar Comiskey e Sarah Wiggins. La prima, global head del corporate, l’atra socia della practice di corporate m&a. Entrambe di stanza a Londra.
Il risultato della competizione interna alla law firm è appena stato reso noto. Claudia Parzani non ce l’ha fatta. La partnership ha eletto la professionista che partiva favorita (essendo tra l’altro arrivata seconda cinque anni fa) Aedamar Comiskey.
Siamo dispiaciuti per la nostra connazionale. Ma per le avvocate, questo resta un grande giorno.
Un momento storico. Contattata da Legalcommunity, Claudia Parzani ha sottolineato che «l’elezione di una donna come senior partner della firm segna un momento importante nella lunga storia di Linklaters da sempre attenta a promuovere e valorizzare i migliori talenti».
In particolare, Parzani, che nella law firm è capital markets e global bd e marketing partner, ha osservato che «viviamo in una fase di forti e profondi cambiamenti e abbiamo bisogno di nuovi modelli. Ancora più significativo forse è stato l’avere visto tre candidate donne per la posizione alla guida della firm con background, provenienza geografica ed esperienze personali e professionali diverse».
Questa, ha concluso, «è la dimostrazione dell’impegno di Linklaters sui temi di diversity», nonché la prova che «il talento femminile ha trovato spazio oltre il soffitto di cristallo».