Italia-Libia: arbitrato e mediazione fattori chiave per investimenti e stabilità

Si è tenuta oggi, per la prima volta in Italia, a Milano, la “Terza conferenza internazionale sull’arbitrato in Libia: nuovi meccanismi a supporto degli investimenti in Libia”, con lo scopo di promuovere e facilitare i rapporti commerciali tra Italia e Libia, a partire dalla diffusione degli strumenti di adr, arbitrato e mediazione, che rappresentano un metodo di risoluzione delle controversie commerciali più efficiente, rapido ed economicamente sostenibile. Ma, soprattutto, utile per la ricerca di una soluzione e per il mantenimento di un clima pacifico e di stabilità tra gli attori del mondo economico. La conferenza, di cui legalcommunity.it è media partner, è organizzata da Ispramed – Istituto per la promozione dell’arbitrato e della conciliazione nel Mediterraneo e da Lcica – Centro libico per l’arbitrato commerciale internazionale, in collaborazione con Promo Italia, Cam – Camera arbitrale di Milano, Asla – Associazione studi legali associati, Jiac – Joint Italian Arab chamber e l’African arbitration association e patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri.

Nel corso della conferenza, i due centri arbitrali di riferimento in Libia e in Italia, rispettivamente Lcica e Cam – da tempo alleate nella diffusione dell’arbitrato nell’area euro-mediterranea – hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per sviluppare attività congiunte di supporto reciproco e per lo scambio di best practices, a beneficio delle imprese libiche ed italiane.

Presenti oggi in Camera di Commercio il Ministro dell’Economia della Libia, Husaen Saleh e il Ministro dell’economia del precedente governo libico, Suleiman Allagilli, il rappresentante dell’Alto Consiglio di Stato della Libia, Nouh A. N Elmalti e i rappresentanti della Libyan Investment Corporation, insieme a esperti nel campo dell’arbitrato e della mediazione internazionale, delegati di associazioni e organizzazioni imprenditoriali impegnati a livello internazionale nella cooperazione economica, oltre al presidente di Ispramed, l’ambasciatore Paolo Sannella e al direttore di Ispramed Stefano Azzali. L’evento beneficia inoltre del supporto di importanti studi legali nazionali e internazionali -come Linklaters, BonelliErede, Lca, Itkanlaw, Dentons e anche di Edison, consapevoli dell’importanza di diffondere gli strumenti adr -arbitrato e mediazione- per sviluppare positive relazioni commerciali e di conseguenza condizioni di stabilità nel Mediterraneo.

La conferenza è stata l’occasione per analizzare la delicata situazione politica, economica e istituzionale in Libia, cercando di guardare al futuro e alla ricostruzione del Paese, a partire dalla valorizzazione delle potenzialità del territorio. La premessa di base è che lo sviluppo economico contribuisca a favorire le relazioni di pace (è stato raccontato il case history dello Stato del Ruanda). Lo sviluppo di investimenti esteri e adr – strumenti di risoluzione alternativa delle controversie – in Libia rappresentano mezzi concreti per migliorare le condizioni socioeconomiche della popolazione, la stabilizzazione politica e il ripristino dello Stato di diritto. A latere si sono svolti incontri b2b tra imprese italiane e straniere, per definire possibili investimenti e accordi reciproci di collaborazione.

Gli scambi commerciali tra Italia e Libia, nei soli primi 6 mesi del 2019, valgono complessivamente 2,3 miliardi di euro. Si tratta di oltre 2 miliardi di import, rappresentato per il 91% da prodotti dell’estrazione e da mezzo miliardo di export, costituito prevalentemente da prodotti petroliferi raffinati ma anche da macchinari. Tra le regioni più attive nell’interscambio c’è la Lombardia che con quasi 340 milioni di euro registra un aumento del 36%. Tra le province che esportano di più ci sono Siracusa che supera i 100 milioni, Cagliari con 80 milioni circa, Salerno con 37 e Milano con 29 milioni (+38,6%). Nei primi 20 anche le lombarde Mantova con 11 milioni e Brescia con 6.

(Nella foto, da sinistra a destra: Ahmad Salah Goma, Alto Consiglio di Stato Libico; Paolo Sannella, Presidente Ispramed; Nouh A. N Elmalti, dell’Alto Consiglio di Stato Libico; ambasciatore Rocco Cangelosi, membro Consiglio di Stato; Stefano Azzali, direttore Ispramed e direttore Camera arbitrale di Milano)

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