Grimaldi con la Commissione UE nella revisione della nozione di mercato rilevante
Grimaldi studio legale, con il managing partner Francesco Sciaudone (nella foto), si è aggiudicato l’incarico della Commissione europea, Direzione Generale per la concorrenza, per la revisione della Comunicazione sulla definizione di mercato rilevante alla luce dello sviluppo delle nuove tecnologie e del digitale.
Grimaldi, con un team composto dall’of counsel Ezio Perillo (già giudice al Tribunale UE) e la senior associate Kletia Noti, nonché dagli altri colleghi del team antitrust e diritto europeo presenti nelle varie sedi (Francesca Moretti e Alessandro Medolago a Milano, Daniela Fioretti, Andrea Neri, Francesca Zambuco a Roma e Giovannella d’Andrea a Bruxelles), e dei colleghi della Grimaldi Alliance (network di studi presente in oltre 50 giurisdizioni), assisterà la Commissione europea nell’ambito di uno studio diretto a valutare l’evoluzione della definizione di “mercato rilevante”, con particolare attenzione al mercato delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e dei media, ed ai mercati dell’innovazione, che rileverà per la revisione della Comunicazione sulla Market Definition, del 1997, già avviata dalla Direzione Generale della Concorrenza nel corso dell’anno. Con Grimaldi collaboreranno Vva, London Economics e Wik Consulting, nonché accademici quali il prof. Philip Marsden.
L’assistenza riguarderà, tra l’altro, l’elaborazione di proposte e raccomandazioni su come migliorare la Comunicazione che, come noto, fornisce alla Commissione, ed alle autorità nazionali negli Stati Membri, delle linee guida su come definire i mercati rilevanti nelle rispettive attività, al fine di poterla rendere adatta a rispondere alle sfide attuali dell’epoca dei big data. Il tema è sempre più centrale perché nei mercati – anche in quelli più tradizionali – si confrontano incumbents e new comers, grazie allo sviluppo del digitale e delle tecnologie. Infatti, lo studio, che prende le mosse dalle evoluzioni registrate negli ultimi dieci anni nella prassi applicativa delle Autorità di concorrenza e delle sempre più sofisticate tecniche di definizione dei mercati adottate, è parte di un più ampio processo di aggiornamento e riforma del diritto della concorrenza anche alla luce del Digital Services Act atteso per la fine dell’anno.