La disputa sui disciplinari dei vini siciliani finisce al Consiglio di Stato
Continua la guerra del Nero d’Avola e del Grillo. Dopo la sentenza del Tar Lazio del 6 novembre 2019, che ha annullato, su domanda di Duca di Salaparuta, imbottigliatore siciliano del gruppo Ilva di Saronno, le modifiche ai disciplinari delle due principali denominazioni siciliane, l’Associazione Vitivinicoltori Igt Terre Siciliane, con lo studio Merani Vivani e associati e gli avvocati Duilio e Alberto Cortassa di LJLex, insieme a Doc Sicilia, assistita dai professori Ferdinando Albisinni e Sandro Amorosino, hanno presentato appello al Consiglio di Stato.
Scopo della modifica, voluta da tutta la filiera vitivinicola siciliana, è quello di riservare l’indicazione dei due vitigni Nero d’Avola e Grillo alla Doc Sicilia, valorizzando così un patrimonio significativo della viticoltura locale.
Il team dello studio Merani Vivani, guidato dal partner Carlo Merani e da Raffaella di Tolve, ha assistito, insieme al team di LJLex, la più importante associazione vitivinicola della Sicilia nell’inizio di questa delicata fase processuale in secondo grado innanzi al Consiglio di Stato.