Di Tanno Associati vince in Cassazione per Vodafone
Di Tanno Associati, con un team composto da Tommaso Di Tanno e Rosamaria Nicastro, vince in Cassazione per Vodafone, in un contenzioso insorto con l’Agenzia delle Entrate. La contestazione riguardava il computo dell’imposta dovuta per l’affrancamento del saldo attivo di rivalutazione individuabile nel suo importo contabile “netto” (quindi ridotto dell’imposta sostitutiva di rivalutazione già pagata) o “lordo” (cioè prima della riduzione con l’imposta sostitutiva stessa).
Con la sentenza n. 28835/2022 la Corte di Cassazione, nel confermare l’esito favorevole della pronuncia di appello, ha avallato in pieno l’operato della Società statuendo che l’imposta dovuta per l’affrancamento del relativo saldo attivo era stata correttamente versata assumendo, come base imponibile, l’importo “contabile” del saldo: senza, quindi, dover portare in aumento dello stesso l’imposta sostitutiva di rivalutazione.
Ad avviso dei Giudici di legittimità devono ritenersi, quindi, definitivamente superate le contrarie posizioni della giurisprudenza e dalla prassi meno recente, mentre deve darsi continuità all’ultimo orientamento secondo il quale: il saldo attivo di rivalutazione deve trovare collocazione in bilancio “al netto” e non “al lordo” dell’imposta sostitutiva pagata per la rivalutazione e che la funzione dell’affrancamento – mediante versamento dell’imposta dovuta in tale sede – è quella di renderne distribuibile in toto la relativa riserva.