Linklaters, Foglia & Partners e Gop nell’investimento di Armònia in Riva e Mariani Group
È stato siglato l’accordo che consentirà ad Armònia SGR, per conto del fondo di private equity Armònia Italy Fund, di acquisire l’85% di Riva e Mariani Group S.p.A., una delle principali realtà italiane attive nella progettazione, costruzione, manutenzione e dismissione di impianti industria.
Armònia SGR è stata assistita per i profili legali da Linklaters, con un team guidato dal partner Giorgio Fantacchiotti (nella foto a sinistra) e composto, per gli aspetti corporate, dagli associate Walter Campagna e Giangiacomo Miani e dal trainee Filippo Linzi. La counsel Federica Barbero, insieme alla managing associate Angela Bruno, hanno seguito gli aspetti giuslavoristici, mentre gli aspetti banking sono stati seguiti dal managing associate Marco Carrieri e dall’associate Marilisa Ciotta. Il team antitrust, che ha curato gli aspetti foreign investment dell’operazione, è stato guidato dal partner Lucio D’Amario, coadiuvato dai managing associate Matteo Farneti e Giorgio Valoti, nonché dall’associate Jacopo Cislaghi.
Foglia & Partners ha assistito Armònia SGR per gli aspetti fiscali relativi alla struttura dell’operazione con un team composto da Giuliano Foglia, Matteo Carfagnini, Francesco Capogrossi e Carolina Castelli.
I venditori sono stati assistiti nell’operazione dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni con un team composto dal partner Gabriele Ramponi (nella foto a destra) e dagli associate Giovanni Gila e Francesca Ruggiero. Il partner Antonello Lirosi e il managing associate Carmine Pepe hanno curato gli aspetti foreign investment dell’operazione.
L’operazione ha l’obiettivo di supportare il gruppo nel suo percorso di crescita a livello nazionale e internazionale, nell’ambito della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, anche tramite aggregazioni di ulteriori realtà di eccellenza. Il controllo della società sarà detenuto da un veicolo partecipato all’85% dal fondo, mentre la restante quota del capitale sarà controllata dalle famiglie fondatrici.
