Tutti gli studi legali nell’uscita di Cassa Centrale da Iccrea

PwC Tls e Studio Sartori hanno assistito il gruppo bancario Cassa Centrale Banca nella fase di negoziazione e conclusione di un accordo transattivo con il gruppo bancario Iccrea Banca, diretto a comporre la lite pendente davanti al collegio arbitrale nominato dal presidente del Tribunale di Roma su ricorso presentato da Cassa Centrale Banca nello scorso mese di maggio.
L’accordo permette l’uscita – entro il 2022 – del gruppo Cassa Centrale Banca (sia della capogruppo che delle Bcc aderenti) dal capitale di Iccrea Banca.
L’intesa prevede inoltre che le partecipazioni detenute oggi dal gruppo, pari a circa il 18% dell’intero capitale sociale di Iccrea Banca, siano ricollocate tra le banche aderenti al gruppo bancario cooperativo Iccrea, o eventualmente presso investitori terzi, in 4 fasi previste fino al 2022.
L’accordo raggiunto consente, infine, una razionalizzazione degli assetti partecipativi dei due Gruppi mediante la cessione delle partecipazioni rispettivamente detenute da un Gruppo in aziende dell’altro.

Il gruppo Cassa Centrale è stato assistito congiuntamente da PwC Tls, con un team coordinato dal partner Giovanni Stefanin (nella foto) e composto dal senior manager Nicolò Mondo, Jenny Frigo e Carlotta Mastria, e dallo studio Sartori di Trento, con il socio fondatore Filippo Sartori, Gabriele Caruso e Stefano Daprà.
Il gruppo Iccrea è stato assistito congiuntamente da un team di Orrick composto dai partner Patrizio Messina, Riccardo Troiano e Annalisa Dentoni-Litta e dagli associate Tommaso Luciani, Apuzzo Rosario e Andrea Cicia, insieme a Guido Alpa ed Marco Lamandini.
I medesimi studi legali hanno altresì prestato la loro assistenza nella negoziazione e nella conclusione di un ulteriore accordo tra Cassa Centrale Banca e Iccrea Banca, diretto a definire i princìpi per la gestione dei rapporti commerciali nell’ambito dell’erogazione dei servizi Ict da parte del gruppo Cassa Centrale Banca in favore delle banche affiliate al gruppo Iccrea Banca.
La sottoscrizione di tali accordi costituisce una tappa fondamentale per il conseguimento dell’obiettivo comune, in linea con quanto auspicato dalle Autorità di vigilanza competenti, di addivenire all’ordinata costituzione di due gruppi bancari cooperativi indipendenti, strutturati ed organizzati in maniera efficiente.

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