Uncc, appello al governo: “prepararsi alla ripresa dell’attività giudiziaria”
Tramite un comunicato stampa, l’Unione Nazionale delle Camere Civili – Uncc, l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, ha chiesto al governo e alle istituzioni competenti “di predisporre tutte le misure necessarie perché, una volta superata la fase acuta dell’emergenza coronavirus, si possa procedere a una ripresa efficace e in piena sicurezza dell’attività giudiziaria”.
Tra le prime associazioni a muoversi per richiedere la tutela degli addetti ai lavori e dei cittadini con l’emergere dell’emergenza sanitaria, l’Uncc chiede ora che siano contemperate le esigenze di salute e di progressivo riavviamento delle attività giudiziarie.
L’associazione, in cinque punti, richiede che:
“1) sia confermato il rinvio di tutti i processi civili di primo grado e la sospensione dei relativi termini (anche, ove ritenuto, per l’instaurazione di giudizi nuovi, o di nuove fasi di quelli pendenti);
2) siano esclusi dalla sospensione quelli dichiarati urgenti dalla legge o dal giudice e quelli per i quali il giudice ritenga che la celebrazione delle udienze con la partecipazione dei Difensori non sia indispensabile, e possa essere sostituita dalla cd. trattazione scritta, nel rispetto del principio del contraddittorio;
3) sia vietata la trattazione mediante la partecipazione personale alle udienze dei Difensori, salvo in ogni caso il rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio;
4) per i soli processi urgenti, e limitatamente al periodo di durata della sospensione, l’udienza possa essere tenuta in video conferenza, (secondo i protocolli approvati in sede locale, o in subordine, il protocollo intervenuto tra CSM e CNF), salvo – anche in questo caso – il rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio;
5) cessi la sospensione di tutti i termini dei processi civili pendenti in appello e in Cassazione, con la sola esclusione di quelli in cui il Collegio, d’ufficio o su richiesta di una delle parti, dichiari (con ordinanza non impugnabile) che sia necessario celebrare un’udienza, con la partecipazione dei Difensori, o anche di terzi. Uncc richiede, infine, che tutte le richieste relative a tali processi, compresa la precisazione delle conclusioni, possano essere formulate per via telematica, e che essi possano essere assegnati a sentenza anche d’ufficio.”