Torna a correre l’m&a, Gop e Pedersoli in vetta. Il commento di Alessandro Marena
Si fa più intensa l’attività sul fronte m&a per gli studi legali d’affari che nel primo semestre 2021 vedono crescere volumi e valori delle operazioni seguite. Il dato emerge dal consueto rapporto curato da Mergermarket sul settore. In cima alla classifica per numero di operazioni assistite si piazza lo studio Pedersoli, accreditato su 32 deal per un valore complessivo di 6,6 miliardi di dollari. Sul secondo gradino del podio troviamo Gianni & Origoni con 31 operazioni per un valore complessivo di quasi 37 miliardi che lo piazza al primo posto nella classifica per valore.
Legalcommunity ha commentato lo scenario di mercato assieme al socio equity di Pedersoli Alessandro Marena.

Quali sono i fattori che stanno spingendo il mercato?
Gli effetti positivi della campagna vaccinale e della stabilità di governo hanno trainato il mercato ma bisogna guardare in maniera continuativa a tutte quelle misure e incentivi che possono auspicabilmente portare a una maggiore dimensione e solidità delle nostre aziende. Sicuramente il Pnrr ha contribuito e ancor più contribuirà a seguito della sua piena attuazione a migliorare la competitività delle nostre società spingendo verso l’internazionalizzazione, favorendo la ripresa economica e di conseguenza la pipeline di operazioni di M&A, consentendo tanto ai grossi gruppi quanto alle realtà di medie dimensioni di efficientare i costi e aumentare la marginalità.
Mid-market prevalente o grandi deal in arrivo?
Nonostante la crisi dovuta alla pandemia le imprese italiane solide e di successo hanno retto e molte realtà hanno deciso di aprire il capitale per operazioni di espansione, crescita e internazionalizzazione. Di conseguenza osserviamo parecchia attività nel mercato mid-cap che è da sempre una fetta rilevante del tessuto imprenditoriale del nostro Paese e in parallelo assistiamo anche alla continuazione di un trend positivo del mercato large-cap attraverso operazioni importanti di de-consolidamento o investimento. Segnali positivi arrivano in particolare dall’M&A crossborder dove sembra ancora vivo l’interesse degli investitori esteri per le imprese italiane di eccellenza.
Cosa c’è da aspettarsi per il secondo semestre?
Guardando al futuro ci auguriamo che si possa innescare con ancora più spinta una stagione dei grandi deal con ritrovata stabilità finanziaria e fiducia degli imprenditori e di tutti gli attori in campo. Già nel primo semestre dell’anno abbiamo visto operazioni i cui controvalori sono in forte crescita e ci aspettiamo che questo trend possa continuare.
