TEST: SCOPRI QUANTI ERRORI FA IL TUO STUDIO QUANDO COMUNICA
Comunicare o non comunicare? Il problema, oggi come oggi, non si pone. La visibilità dello studio legale è un fattore di competitività. Una leva strategica che può rivelarsi fondamentale per centrare gli obiettivi di posizionamento di un'associazione professionale. Tra gli avvocati cresce la consapevolezza dell'importanza di questo fattore.
E non a caso, come raccontiamo nella storia di copertina dell'ultimo numero di MAG by legalcommunity.it, l'esercito di agenzie di comunicazione che ha deciso di occuparsi anche di questo settore è cresciuto enormemente nell'ultimo anno: +47%. Anche se il numero di legali che pensa di poter fare da sè resta piuttosto nutrito.
Detto questo, però, bisogna tenere a mente che, così come la comunicazione se ben gestita può avere effetti positivi nel processo di crescita di uno studio legale, nel caso in cui invece sia affrontata in modo sbagliato può danneggiare pesantemente l'associazione.
Voi come comunicate? Vi proponiamo un mini-test di autovalutazione, da cui emergono i cinque errori che più comunemente gli avvocati fanno quando gestiscono le loro pubbliche relazioni e in particolare la loro visibilità mediatica.
1) Vero o Falso: lo studio può comunicare il suo ruolo in un'operazione quando vuole e comunque dopo aver ottenuto il via libera dal proprio cliente.
FALSO: lo studio deve sicuramente concordare la propria visibilità su un deal con il suo cliente, ma non può muoversi in tempi diversi da quelli in cui si muove lo staff della comunicazione del proprio cliente. Arrivare, come spesso accade, 24 o 48 dopo ore che una notizia è stata già diffusa può fare la differenza tra un'occasione di visibilità colta opportunamente e una chance sprecata.
2) Vero o Falso: lo studio non è tenuto a dare indicazione della controparte delle operazioni in cui è coinvolto e di cui dà annuncio.
VERO: non esiste un obbligo in questo caso. Ma siccome per far funzionare una trattativa, molto spesso, bisogna essere in due o più parti, allora è sempre opportuno proporre agli avvocati seduti dall'altra parte del tavolo, di gestire assieme la comunicazione. In caso di rifiuto, allora, scatta il "liberi tutti".
3) Vero o Falso: lo studio può comunicare quello che vuole.
FALSO: ciò che si comunica contribuisce a creare la propria immagine pubblica. Quindi bisogna selezionare le informazioni che si sceglie di dare all'esterno e fare attenzione che si tratti di informazioni che siano possibilmente interessanti per il pubblico, oltreché coerenti con i propri obiettivi di posizionamento.
4) Vero o Falso: è fondamentale dichiarare qualcosa al termine di un comunicato.
FALSO: spesso la notizia non ha bisogno di commenti. E mai, ha bisogno di commenti che nulla aggiungono ad essa. Le classiche frasi "siamo molto feilici" o "siamo orgogliosi" al termine di un comunicato relativo a un nuovo ingresso servono a poco: vi siete mai chiesti, perché non vengono mai riprese?
5) Vero o Falso: il sito internet dello studio è solo una vetrina?
FALSO: il sito dello studio è la prima delle fonti ufficiali sullo studio stesso. Tenerlo aggiornato e avere cura che tutte le informazioni che vengono diffuse trovino riscontro anche nelle pagine ufficiali dello studio è fondamentale. Se si annuncia una nuova sede a Bruxelles è bene che questa sia presente sul sito. Se si fa sapere di aver preso un nuovo professionista è bene che il suo profilo compaia sulle pagine del sito dello studio. L'aggiornamento deve essere costante e puntuale.