Susskind, Lex Machina

Susskind: «Gli studi legali possono scegliere, abbracciare il futuro o morire»

Al suo arrivo in sala stampa cala il silenzio. Richard Susskind (nella foto), futurologo, si appresta a tenere uno degli interventi più attesi del congresso Diritto al futuro, organizzato da Asla. Ma prima, si ferma con MAG per un’intervista.

Susskind è autore di numerosi saggi sull’avvenire dei servizi legali (The Future of the Law, Transforming the Law, The End of Lawyers?Tomorrow’s Lawyers, The Future of the Professions), consulente di alcuni dei maggiori studi legali e dipartimenti legali interni del mondo e professore universitario per la Oxford University e altre primarie istituzioni accademiche britanniche. «Gli avvocati? Possono abbracciare il futuro o morire nel lungo termine». 

Professor Susskind sostiene che sia fondamentale per gli avvocati imparare a lavorare con le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. Perché?

Penso che sia fondamentale non tanto per l’importanza che ha la tecnologia di per sé, ma perché i clienti richiedono agli avvocati di lavorare in modo diverso. Vogliono spendere meno, ma si aspettano ancora più servizi. L’unico modo per soddisfare questa esigenza è utilizzare l’efficienza e la produttività delle nuove tecnologie…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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