Roberto Casati passa a Linklaters

Gran colpo nel mercato della consulenza legale nel corporate m&a. Secondo quanto risulta a Legalcommunity.it, Linklaters prende Roberto Casati. L’avvocato, nelle prossime settimane, farà il proprio ingresso come partner nello studio guidato in Italia da Andrea Arosio.

Quattordici anni fa, Casati fu il protagonista di quello che ancora oggi viene ricordato come uno dei più rilevanti lateral hire italiani di sempre (si veda il libro Avvocati d’Affari), quando decise di passare da Allen & Overy (dov’era senior partner italiano e uno dei tre responsabili della Global Corporate Practice) a Cleary Gottlieb.

Dal 2004 a oggi, Casati (che tra le altre cose è nel cda della Fondazione San Patrignano, del Consiglio per gli Stati Uniti e l’Italia e nell’Advisory Board dell’Istituto Europeo della Columbia University) è rimasto nello studio americano contribuendo in maniera fondamentale a renderlo tra i player internazionali di riferimento nel mercato m&a italiano.
A tale proposito, basti ricordare alcune delle operazioni che lo hanno visto impegnato in prima persona in tempi recenti. Dall’assistenza a Generali in relazione al tentativo di scalata da parte di Intesa SanPaolo, a quella a RCS Mediagroup durante la corsa alla conquista del gruppo editoriale da parte di Cairo Communications e del consorzio concorrente guidato da Andrea Bonomi. E poi, ancora, si possono ricordare l’assistenza all’Internazionale Holding di Massimo Moratti nella cessione del 70% dell’Inter alla cordata indonesiana (International Sports Capital) capeggiata da Erick Thohir così come quella fornita alla multinazionale Whirlpool Corporation nell’acquisizione di Indesit.

Adesso la storia si ripete. Anche se con alcune, fondamentali, differenze.

La fine del connubio con Cleary Gottlieb, infatti, non ha motivazioni particolari. Le regole statutarie della law firm prevedono che, raggiunti i 70 anni d’età, i soci escano dalla partnership consentendo comunque ad alcuni di restare in squadra con il titolo di senior counsel (come ha deciso di fare Mario Siragusa, punto di riferimento assoluto per la law firm in Italia, per esempio).

Nello spazio aperto da questa “contingenza statutaria” si è inserito Linklaters. Arosio, può essere considerato un allievo di Casati, visto che il professionista ha cominciato da praticante (era il 1994) proprio nelle stanze dell’allora studio Brosio Casati. Contattato Casati, il managing partner di Linklaters gli ha proposto la partnership nella law firm magic circle. E, come detto, secondo quanto appurato da Legalcommunity.it, Casati ha accettato.

Sul piano strategico, questa mossa rafforza ulteriormente la practice corporate di Linklaters in cui Roberto Casati lavorerà a fianco dei partner Giovanni Pedersoli, Giorgio Fantacchiotti e Pietro Belloni.

 

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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