Rass, Mfa e GSLex vincono al CdS per MyChef e Chef Express

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2674/2020, ha rigettato l’appello dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), confermando l’annullamento delle sanzioni a carico di MyChef e Chef Express.

Rimane quindi valida la sentenza del Tar Lazio (Sez. I, 1 aprile 2016 n. 3983) con la quale, erano stati accolti i ricorsi avanzati dalle società contro la decisione dell’Agcm, che aveva irrogato una sanzione a carico di MyChef di 4,96 milioni di euro e di Chef Express di 8,42 milioni di euro per un presunto cartello che sarebbe stato realizzato dalle società nelle gare indette dalla società Autostrade per L’Italia.

La sentenza in questione, non solo afferma definitivamente la legittimità delle condotte tenute dalle parti, ma riveste particolare interesse, di valenza generale, in quanto sottolinea l’importanza dei princìpi della tutela del diritto di difesa e del contraddittorio nei procedimenti antitrust e riafferma con forza gli inderogabili oneri probatori sussistenti in capo all’Agcm. In particolare, la sentenza dei giudici supremi non solo ha confermato il rilevante deficit probatorio dell’istruttoria svolta dall’Autorità, fondata su un insieme di documenti imprecisi e lacunosi tale da relegarla “nell’alveo delle mere congetture e supposizioni”, ma ha altresì censurato la mancata considerazione, “anche solo minimale”, delle plausibili ricostruzioni alternative e degli apporti tecnici prodotti dalle parti.

La società MyChef  è stata assistita da Rass studio legale Rinaldi e associati con un team composto dal partner Ferdinando Nicotra (nella foto a sinistra) e l’of counsel Carmelo Mendolia e con l’associate Manuela Bonavita.

Massimo Frontoni (nella foto a destra) di Massimo Frontoni avvocati (Mfa), con Giuliano Sollima di GSLex e Mario Sanino, hanno invece assistito Chef Express.

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