Pavesio, Gop e Linklaters nel passaggio di Pininfarina a Mahindra
Il gruppo Pininfarina passa sotto il controllo del colosso automobilistico Mahindra & Mahindra. Il gruppo indiano ha infatti siglato un accordo con Pincar per l’acquisto del suo 76,063% di Pininfarina e lancerà un’Opa sul capitale restante a 1,1 euro per azione.
La quota di Pincar, oggi in pegno alle banche finanziatrici, verrà acquistata per un controvalore complessivo di 25,3 milioni di euro. L’operazione dovrebbe chiudersi nel primo semestre del 2016 e, in base agli accordi, Paolo Pininfarina resterà presidente della società.
L’operazione, nel dettaglio, sarà condotta da una newco partecipata al 40% da Mahindra & Mahindra e al 60% dalla sua controllata Tech Mahindra. I due acquirenti investiranno 20 milioni attraverso aumento di capitale in Pininfarina entro la fine del 2016.
Contestualmente all’accordo di compravendita è stato siglato un accordo di ristrutturazione dei debiti di Pininfarina con le parti finanziatrici e i creditori, che prevede che l’indebitamento finanziario delle banche sarà ripagato dal 2017 con un tasso di interesse che resterà invariato allo 0,25% su base annua.
Ad assistere la storica società torinese in questo delicato passaggio è stato lo studio Pavesio con un team guidato dal fondatore, Carlo Pavesio (nella foto) affiancato da Andrea Cristaudi. Advisor finanziario, invce, un team di EY.
Il gruppo indiano è stato assistito da Francesco Gianni, Giuseppe De Simone e Dario Pozzi di Gianni Origoni Grippo Cappelli e come advisor finanziario ha avuto al proprio fianco Rotschild.
La partita più delicata, ovvero quella con le banche, è stata gestita, per conto dei 14 istituti coinvolti, da Linklaters che ha agito con Francesco Faldi, Ettore Consalvi e Valentina Armaroli.
Gli aspetti fiscali e finanziari sono, invece, stati curati dal dottore commercialista Luca Nicodemi.