Legance vince per Aveleos contro l’impugnazione di un lodo arbitrale da parte di EAM
La Corte d’Appello di Milano ha respinto l’impugnazione per nullità del lodo emesso il 2 aprile 2019, all’esito di un arbitrato CAM, da un collegio arbitrale composto da Sergio Maria Carbone, in qualità di presidente, Giorgio de Nova e Ugo Draetta in qualità di co-arbitri.
In particolare, con la decisione impugnata il collegio arbitrale aveva rigettato tutte le domande avanzate contro Aveleos dalle società del gruppo EAM volte ad ottenere la nullità, l’annullamento o la risoluzione di un sale and purchase agreement di quote di alcune società veicolo detentrici di parchi fotovoltaici in Italia. All’esito del procedimento di impugnazione, la Corte d’Appello di Milano ha dichiarato inammissibili o infondati tutti i dodici motivi di impugnazione per nullità del lodo formulati dalle società del gruppo EAM nei confronti di Aveleos.
La decisione della Corte d’Appello di Milano ha affrontato questioni di particolare complessità, ivi inclusi i rapporti tra arbitrato e processo penale e delicate questioni di diritto processuale, tra cui aspetti tipici delle impugnazioni di lodi arbitrali – quale l’esatto perimetro del motivo di contrarietà all’ordine pubblico. La vicenda si inserisce peraltro in un più ampio novero di procedimenti giudiziari in essere tra le parti dinanzi a collegi arbitrali e tribunali, civili e penali, anche di diverse giurisdizioni.
Aveleos è stata assistita dallo studio Legance, con un team composto dal partner Daniele Geronzi, dalla counsel Francesca Salerno e dalla managing associate Bianca Berardicurti, unitamente – in questo specifico giudizio di impugnazione – all’avvocato Romano Vaccarella.