La professione legale e il paradigma imprenditoriale

di nicola di molfetta

In questo numero di Mag l’espressione “studio legale” viene spesso affiancata alla parola “impresa”. La cronaca, quindi, registra quanto da tempo sosteniamo, ossia che la professione forense, oggi, si muove in una dimensione nuova e incentrata su tre concetti fondamentali: organizzazione, concorrenza e mercato. Parlando di organizzazione, in particolare, ci si rende conto che accettare l’idea che uno studio legale altro non sia che un’impresa professionale, offre grandi opportunità per lo sviluppo del settore.

Essere riconosciuti quale forma d’impresa, per esempio, consente agli studi legali di partecipare ai bandi regionali che gestiscono fondi europei destinati alle pmi. Come ha fatto notare l’avvocato Franco Smania, consigliere d’amministrazione della Cassa nazionale Forense, intervenuto al congresso nazionale dell’Aiga di Padova lo scorso 24 ottobre, esiste un tesoretto di diverse decine di milioni gestito dalle Regioni e messo a disposizione dall’Europa, che potrebbe avere tra i suoi beneficiari anche gli studi legali se solo questi venissero equiparati alle imprese. Ad oggi, questo accade solo in alcune Regioni del Paese. Anche perché, spesso, sono le istituzioni forensi stesse ad opporsi a una tale equiparazione.

Ma concepire lo studio legale come specifica forma d’impresa professionale consente anche di affrontare di petto il tema della governance interna a queste strutture, ponendo le basi per l’eliminazione di alcune storture che caratterizzano il settore. A cominciare dalla regolamentazione dei rapporti tra soci e collaboratori. Proprio di questi giorni è la presentazione di una proposta di legge, firmata dall’onorevole Andrea Mazziotti di Celso (Scelta Civica e socio dello studio Lombardi Molinari Segni) che propone per la prima volta in assoluto il riconoscimento del diritto a un compenso minimo stabilito con decreto del ministero della Giustizia, in favore dei praticanti con più di sei mesi di anzianità e degli associate. La proposta prevede anche che i rapporti di collaborazione con praticanti e avvocati siano fatti per contratto scritto nel quale sia indicato anche un termine minimo di preavviso in caso di recesso.

L’evoluzione in senso imprenditoriale delle strutture professionali, inoltre, dovrebbe progressivamente consentire di superare le disparità di trattamento che ancora caratterizzano i redditi di avvocati e avvocate. L’assenza di una governance chiara e trasparente, infatti, favorisce le differenze retributive che oggi come oggi fanno sì che mediamente un’avvocata guadagni circa il 58% in meno di un collega maschio con la stessa seniority.

Soprattutto, però, l’accettazione di un paradigma imprenditoriale per costruire il nuovo modello di studio legale rappresenta la pre-condizione necessaria a spingere i professionisti a investire in progetti orientati alla crescita e allo sviluppo della propria organizzazione. ?La maturazione di una consapevolezza imprenditoriale, infatti, è la condizione determinante per stimolare gli avvocati, in particolare i più giovani, a sviluppare un’attenzione specifica alle strategie che favoriscano l’ampliamento del raggio d’azione della propria struttura, in risposta alle dinamiche di domanda e offerta che caratterizzano ogni mercato. Anche quello  dei servizi legali.

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Il sommario

Agorà

  • MID INDUSTRY CAPITAL, BUCCI NOMINATO VICE PRESIDENTE
  • PROVERBIO NEL PARTERSHIP BOARD DI KING & WOOD MALLESONS
  • RICCHETTI È DIRETTORE AFFARI LEGALI E SOCIETARI DI ANAS
  • DENTONS PRENDE GUERRITORE
  • PERFETTI PASSA A BONELLIEREDE
  • PEDERSOLI CHIAMA RIVA
  • GRASSI E SALADINO RIPARTONO DAL CLUB DEAL

Il barometro del mercato
DAL CORPORATE AL FINANCE, LA SCINTILLA DELL’ENERGY 
Quindici giorni ad alta tensione per gli studi legali impegnati in numerose operazioni che hanno visto protagonisti soggetti attivi nella produzione o distribuzione di megawatt. A cominciare dalla jv tra Egp e F2i.

Sotto la lente
«PRIMA DEI LATERAL, LA CRESCITA INTERNA»
Parla Coletti, managing partner di Latham & Watkins. La sede italiana dello studio americano vede aumentare il fatturato ma non l’organico. Trovare soci sul mercato? «Non è semplice». E quest’anno punta sulle promozioni.

L’intervista
«SPACCHIAMO LA GERONTOCRAZIA»
Giovanni Lega racconta il nuovo corso di LCA. Lo studio abolisce i titoli. Dà vita a un Think Tank animato dai soci giovani. Sperimenta le fees for equity. E prepara un modello di Llp all’italiana.

Fusioni e acquisizioni
I DEAL CROSS BORDER VALGONO IL 75% DELL’M&A ITALIANO 
Senza le operazioni che vedono le aziende tricolori talvolta conquistare e molto spesso essere preda di investitori stranieri, il mercato avrebbe ben altra fisionomia e le law firm internazionali non toccherebbero palla.

Piazza affari
L’ANNO D’ORO DELLE QUOTAZIONI
Con 25 Ipo nei primi 10 mesi, il 2015 potrebbe battere il record dell’anno precedente. Per una raccolta di oltre 6 miliardi. Gianni e Nctm gli studi più impegnati. Tra gli advisor finanziari, invece, svetta Imi.

Il caso
VOLKSWAGEN, IL DIESELGATE VIAGGIA AL RITMO DI TRE CAUSE AL GIORNO
Dagli Usa all’Italia, ecco tutti i fronti aperti della vicenda che ha travolto la casa automobilistica tedesca che in Europa si fa assistere da Freshfields.

Crowdfunding
UN MERCATO SECONDARIO PER CHI SCOMMETTE SULLE START UP
Nel Regno Unito è già una realtà. In Italia Intermonte Sim sta studiando una piattaforma che consenta a chi finanzia le giovani imprese di rivendere la propria quota.

Non solo bad bank
GLI NPL SI VENDONO A STOCK
La piattaforma ideata da Banca Imi con Cassa Centrale Banca e Orrick per le bcc ha permesso la raccolta e la vendita di non performing loans per oltre 700 milioni. Ora gli advisor sono a lavoro per applicarla anche alle banche più grandi.

L’indagine
EFFETTO JOBS ACT
Lo studio De Luca & Partners ha sondato gli umori delle aziende italiane. In una impresa su tre crescono i contratti a tempo indeterminato. L’elevato costo del lavoro resta un freno per il 79% degli intervistati.

Allarme rosso
PERCHÉ GLI AVVOCATI NON SI PREOCCUPANO DELLA CYBER SECURITY… SBAGLIANDO
Soltanto nei primi sei mesi del 2015 questa tipologia di reati è aumentata del 30%. Eppure per Marianna Vintiadis (Kroll) spesso la strada «per garantire la protezione dei dati è limitare le criticità legate al ‘fattore umano’».

Lettere al Direttore
NON È LA NOTTE DELLE VACCHE TUTTE NERE
Ovvero, la competizione sta facendo emergere chi fa qualità sul mercato dei servizi legali. Con buona pace di chi grida alla deriva “mercatista” 

Prospettive
LEGAL COUNSEL: «SEGUIRE L’ESEMPIO OLANDESE»
Stéphanie Fougou, general counsel di Vallourec e presidente di Afje, l’associazione francese dei giuristi d’impresa: «L’assenza di legal privilege, penalizza i professionisti e le aziende per cui lavorano».
di lisa alice julien

GENERAL COUNSEL DELL’ANNO 2015
I protagonisti del mondo legale in house italiano sono stati celebrati l’8 ottobre a Milano in una esclusiva serata di gala.

Young guns
«NOI GIOVANI AVVOCATI, IMPRENDITORI LEGALI»
Federico Vasoli, 35 anni, racconta le sfide che i nuovi professionisti si trovano ad affrontare. Nota quanti punti in comune abbiano con chi gestisce un’azienda. E confida: «Dopo il Vietnam, pensiamo all’Iran».

Istruzioni per l’uso
SI FA PRESTO A DIRE COMUNICAZIONE
di mario alberto catarozzo

Le tavole della legge
DA KITCHEN SOCIETY, IL SUSHI PARLA ITALIANO
di giacomo mazzanti

aaa cercasi
registra questa settimana 11 posizioni aperte, segnalate da 6 studi legali: Curtis Mallet-Prevost Cost & Mosle, Ferrari Pedeferri Boni, Giovannelli e Associati, Hogan Lovells, Santa Maria, Watson Farley & Williams.
I professionisti richiesti sono in totale 14 tra avvocati, neo avvocati, praticanti, neo laureati, junior associate e collaboratori. Le practice di competenza comprendono  corporate m&a, litigation, commerciale, societario, civilistico, fallimentare, stragiudiziale, giudiziale, financial institutions, banking & finance, debt capital market, dispute resolution, regulatory.

L’intruso
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