MILANO PRESIDIO CONTRO L’INVASIONE DELLA RUSSIA IN UCRAINA MANIFESTAZIONE PROTESTA NO WAR

La grande fuga delle law firm da Mosca

a cura di francesco bonaduce

Chiusura delle sedi in Russia, interruzione dei rapporti con i clienti legati al Cremlino e attestati di vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto. Sempre più studi legali internazionali si schierano a seguito dell’invasione russa in Ucraina.

Solo nelle ultime 24 ore, ben cinque law firm hanno comunicato l’avvio delle procedure volte alla chiusura dei propri uffici di Mosca: Clifford ChanceAllen & OveryHerbert Smith FreehillsBryan Cave Leighton Paisner e Winston & Strawn. Ma, come detto, si tratta solo degli ultimi in ordine di tempo, tanto che il Global Legal Post parla di un “esodo” da Mosca.

In precedenza, Linklaters, con un comunicato del 4 marzo, aveva annunciato di lasciare la Russia, dove lo studio è presente dal 1992. Il 7 marzo, Slaughter and May, che non ha uffici nel Paese, ha puntualizzato di non avere clienti russi attivi al momento e che non ne avrebbe accettati di nuovi in futuro. L’8 marzo è stato il turno di Norton Rose Fulbright, che oltre alla chiusura degli uffici ha annunciato una raccolta fondi e supporto pro bono alla popolazione ucraina. Sostegno alle popolazioni colpite dal conflitto espressa anche da Osborne Clarke. Il 9 marzo anche Freshfields ha comunicato di voler porre fine alla propria presenza trentennale a Mosca.

I COMMENTI “ITALIANI”

Clifford Chancecon la dichiarazione del 10 marzo 2022, ha comunicato la decisione di procedere al ritiro delle proprie operazioni a Mosca, “in linea con le responsabilità legali e professionali verso i clienti, e con i nostri principi e valori di responsible business”. Proprio qualche giorno fa, a margine dei Legalcommunity Finance Awards, abbiamo intervistato Charles AdamsAi nostri microfoni, Adams, che da maggio sarà global managing partner di Clifford Chance, aveva dichiarato: «È un momento drammatico. Abbiamo 180 persone collegate direttamente o indirettamente con la Russia o l’Ucraina, che stanno vivendo un momento di instabilità, di dolore, di stress… Il nostro sforzo collettivo è quello di dare tutti gli aiuti che possiamo, perché le persone sono il cuore di quello che è uno studio legale e il cuore di una legalcommunity».

Sempre il 10 marzo, anche Herbert Smith Freehills (HSF) ha comunicato la decisione di chiudere i propri uffici in Russia. Ne dà conferma a Legalcommunity la managing partner per l’Italia ed EMEA co-lead partner Life Sciences di HSF, Laura Orlando: «A seguito di una urgente revisione del nostro business, abbiamo preso la decisione di chiudere l’ufficio di Mosca. Si tratta di un processo complesso, che si avvia in circostanze molto difficili e richiederà del tempo. Molti dei nostri clienti nel mondo stanno affrontando problemi simili ai nostri, cercando di comprendere e gestire le implicazioni pratiche di questa crisi sul loro business. Continueremo ad assisterli, nel pieno rispetto del sistema delle sanzioni. Cercheremo inoltre di aiutare il più possibile i nostri colleghi che sono stati direttamente o indirettamente colpiti da questo conflitto. Condanniamo l’invasione dell’Ucraina e siamo sconvolti dalle conseguenze umanitarie del conflitto. In questo momento più che mai, stiamo portando avanti la nostra global partnership, preesistente a questa guerra, con Medici Senza Frontiere, facendo il possibile per supportarli in questa crisi umanitaria».

ASSISTENZE SPECIFICHE

Gran parte degli studi sta concentrando la propria attività sull’interpretazione e, in generale, sull’assistenza rispetto alla normativa sanzionatoria. Un esempio è Hogan Lovells [il cui annuncio di lasciare la Russia è dell’11 marzo], che ha reso gratuito – previa registrazione – un servizio di consulenza a riguardo: il Sanctions Navigator, tool per i clienti dove vengono aggiornate in tempo reale le sanzioni a livello internazionale, con possibilità di ricerca per Paese e relativi approfondimenti.

+++ ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO +++

Il 14 marzo, anche Dla Piper si è unito al coro: lo studio, presente in Russia da 17 anni, comunica che si ritirerà dalle operazioni nel Paese e non avrà più uffici a Mosca e San Pietroburgo.

redazione@lcpublishinggroup.it

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