La collezione Iannaccone a Palazzo Reale. «Ai privati il compito di sostenere l’arte contemporanea»

Debutta il 7 marzo, nelle stanze di Palazzo Reale a Milano, la mostra “Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei”. In esposizione, 140 opere capaci di raccontare il mondo con un linguaggio innovativo, a tratti provocatorio, ma permeato da un incontenibile intento poetico.

Tutte le opere esposte sono parte della collezione privata dell’avvocato Giuseppe Iannaccone, penalista tra i più noti nel panorama nazionale.

Allestita in 11 sale, poste al piano terra di Palazzo Reale, l’esposizione dedica lo spazio in apertura a Cindy Sherman, artista emblematica, i cui 6 lavori aprono un’immediata riflessione sull’identità femminile, sul corpo e la sua libera disponibilità. A seguire artisti come Nan Goldin, Mattew Barney e Kiki Smith, Francis Alys, Elizabeth Peyton, Francesco Vezzoli e Dana Schutz, fino a Jennifer Packer e Hayv Kahraman, e molti altri.

Nicola Di Molfetta e Giuseppe Iannaccone

Nel giorno dell’anteprima, il direttore di Legalcommunity, Nicola Di Molfetta, ha incontrato l’avvocato Iannaccone per una puntata speciale del podcast Legalcommunity InterViews. Insieme hanno discusso di collezionismo, arte contemporanea, ispirazione, e politiche culturali. Ad accompagnarli, in sottofondo, l’installazione sonora di Dario Mangiaracina (musicista e componente del porgetto La Rappresentante di Lista) intitolata: “Possiamo andare da un’altra parte?”.

Buon ascolto!

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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