Il punk di The Children trionfa al primo Corporate Music Contest
The Children, al secolo Leonardo Proni (Hi.lex), Fabio Nobis (Studio Genghini Nobis), Silvio Prandolini (Fondazione Archè), Trizio Siniscalchi (Thermore) sono stati i trionfatori della prima edizione del Corporate Music Contest: la battaglia delle band inserita nel programma di eventi della prima #MilanLegalWeek (LEGGI L’ARTICOLO) organizzata da LC Publishing Group, editore di legalcommunity.it, financecommunity.it, inhousecommunity.it e foodcommunity.it.
Il gruppo, forte della sua ironia e capacità di coinvolgimento punk, ha convito la giuria formata da Nicola Di Molfetta, Stefano Iuso e Chirstian D’Antonio, che lo ha proclamato vincitore della serata dopo aver ascoltato due esplosive versioni di Lonely Boy dei Black Keys e di Chelsea Dagger dei The Fratelli’s.
La serata è stata aperta da Mrs Norton Band: Alberto Villa (Cooperativa Progetto Sociale), Massimiliano Basso (UniCredit), Massimo Masiero (Jacobs), Giovanni Carpenzano (Chiomenti), Cristiana Fumagalli (Aerea). La band si è esibita in Hey Joe di Jimi Hendrix e Summertime nella versione di… Cristiana!
A seguire The Children che dopo la proclamazione a vincitori si sono esibiti in un bis scatenato sulle note di Time Wrap dal Rocky Horror Picture Show!!

Quindi è stato il turno di The One Show: Paolo Peroni (Rodl & Partner), Francesco Todisco (Reply), Lorenzo Scannavini (MediaWorld), Luigi Giuliana (Generali), Valentina Caprara (Wind Tre) che hanno eseguito magistralmente American Boy di Estelle e Hideaway di Kiesza.

Un boato del pubblico ha salutato l’arrivo sul palco dei Without Prejudice la band dello studio BonelliErede formata da Matteo Sica, Andrea Carta Mantiglia, Paolo Daino, Andrea Manzitti, Giovanni Muzina e Giulia Bianchi Frangipane. La band ha suonato Long Train Running dei Doobie Brothers e Simply the best di Tina Turner.

Quinta band i Bank-in’ band, sacerdoti del rock nella serata musicale della #MilanLegalWeek: Gian Marco Salcioli, Michele Lanza, Sebastiano Chirigoni, Massimo Piccardo (tutti di Banca IMI) e Martina Musajo. I muri di Spazio Scalarini hanno tremato al ritmo di You shook me all night long degli AC/DC e Sweet child o’ mine dei Guns ‘n Roses.

Classe ed eleganza sono stati la cifra stilistica di The Walch, band formata da Giorgio Fantacchiotti (Linklaters), Alberto De Luca (De Luca & Partners), Carlo Marchetti (Studio Notarile Marchetti), Stefano Cacchi Pessani (BonelliErede), Valentina Gariboldi (Linklaters) che hanno eseguto due versioni originali di Seven Nation Army dei White Stripes e All along The Watchtower di Bob Dylan.

Settima band in gara, The PDF’s (che sta per Padri Di Famiglia) formata da Umberto Zanuso (Fineurop Soditic), Alberto Benedusi (Industry Expert), Andrea De Modena (Promotion Magazine), Silvia Glingani (Fineurop Soditic). The PDF’s hanno portato Via con me di Paolo Conte e You can’t always get what you want dei Rolling Stones.
A seguire è stata la volta dei Glam, di sicuro la formazione più originale della serata con una line up formata da percussioni, basso e voce. On stage Andrea Mazzaro (Studio Legale MPH), Andrea Galmacci (Mollo srl), Francesca Panzuti Bisanti (Gruppo EDC). Brani interpretati: Sweet dreams degli Eurythmics e un medley tra With or without degli U2 e Titanium di David Guetta.

Gran classe e calore blues per “The Kate”: Federico Boezio (Studio Legale NBM), Nunzio Dragonetti, Giovanna Fagioli (Studio Legale Fagioli), Francesco Cella (Studio Legale CNGF), Agnese Menghi (Azienda MA.NI.TA.), Isabella Marenghi (Studio Legale Marenghi). La band si è esibita in due magistrali versioni di Right to be wrong di Joss Stone e I can’t stand the rain di Ann Peebles.

Chiusura col botto con Romina & The Voucher la band di Gianni Origoni Grippo formata da Davide Corriero, Stefano Biagioli, Emanuele Panattoni, Federico Pogliani, Pietro Scianna e la bravissima Romina Diciolla che ha spaccato con Valerie di Amy Winehouse e You oughta know di Alanis Morrisette.
