Le problematiche fiscali sono sempre più internazionali. Durante il III Tax Day organizzato ieri da DLA Piper, i professionisti dello Studio insieme a illustri relatori, il Prof. Eugenio Della Valle e Raffaele Russo del Ministero dell’Economia, davanti ad una platea di oltre 100 aziende italiane ed estere a vocazione multinazionale hanno affrontato alcuni tra gli argomenti che più incidono sul nostro presente e sull’immediato futuro.
Dalla digital economy e le connesse insufficienti risposte domestiche – come la web tax sui servizi digitali prevista dalla legge di bilancio 2018 – alle modifiche al concetto di stabile organizzazione, al transfer pricing, al cosiddetto tax control framework sul rischio fiscale che ispira l’italiana cooperative compliance e il progetto ICAP (International Compliance Assurance Program), che vede l’Italia tra i Paesi piloti, fino al progetto BEPS volto ad individuare misure comuni di contrasto all’erosione delle basi imponibili dei gruppi multinazionali.
Durante l’evento è emersa anche la tendenza degli Stati alla competizione fiscale con incentivi 4.0, regimi di patent box e interventi di riduzione del cuneo fiscale che fanno scendere l’effective tax rate. L’intervento che fa più rumore, su cui ci si è soffermati a lungo, è la riforma Trump negli Stati uniti, sul tavolo di tutte le aziende con presenza oltreoceano e sta facendo pensare a vere e proprie riorganizzazioni per i gruppi europei con presenze negli USA.