GOP con PostePay nella cessione della partecipazione in Tink

Lo studio legale Gianni & Origoni ha assistito PostePay, società controllata al 100% da Poste Italiane, nella cessione delle partecipazioni detenute in Tink – piattaforma di open banking che connette oltre 3.400 banche e fintech e raggiunge oltre 250 milioni di clienti bancari – al gruppo Visa, a seguito di un’offerta presentata da Visa per l’acquisto del 100% del capitale azionario di Tink.

Fondata a Stoccolma, Tink è una piattaforma di open banking che consente a banche, fintech e startup di creare servizi digitali intelligenti per i propri utenti. Attraverso un’unica API, Tink offre ai propri clienti la possibilità di accedere a dati finanziari aggregati, avviare pagamenti, ottenere informazioni tangibili dai propri dati e costruire strumenti personali di finance management.

In base all’accordo, la start-up svedese manterrà il marchio e il team di gestione e la sede rimarrà a Stoccolma.

Il valore complessivo dell’operazione di cessione di Tink, comprensivo del prezzo di acquisto e dell’incentivazione al management, è di circa 1,8 miliardi di euro. A questa valutazione di Tink, la partecipazione del gruppo Poste (4,7% su base fully diluted), a fronte di un investimento complessivo iniziale pari a 22,1 milioni di euro, viene valorizzata in circa 77 milioni, un valore circa 3,5 volte l’investimento iniziale.

Gli accordi per la cessione a Visa dell’intero capitale sociale di Tink sono soggetti all’avveramento di talune condizioni sospensive, quali l’ottenimento della clearance antitrust e delle ulteriori necessarie approvazioni regolamentari.

GOP ha affiancato Poste Italiane, e in particolare la controllata PostePay (titolare diretta della partecipazione in Tink), con un team composto dal partner Raimondo Premonte (nella foto) e dal counsel Filippo Ughi.

redazione@lcpublishinggroup.it

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