Eversheds Sutherland nel lancio di Legacy Partners
Il veicolo è un search fund di diritto italiano, sostenuto da un gruppo di 21 investitori italiani ed esteri e guidato da Riccardo Triolo come promotore e amministratore unico
Con un capitale raccolto di 400mila euro, Legacy Partners ha completato il fundraising e inizia la fase di ricerca di una PMI da acquisire e gestire attivamente con un’ottica di lungo termine.
Lo studio legale Eversheds Sutherland con un team guidato dal partner Marco Franzini (nella foto), dal partner Alessandro Vischi e dalla trainee Francesca Sergiano ha assistito Riccardo Triolo nella strutturazione e documentazione delle diverse fasi dell’operazione, incluse la costituzione e la raccolta del search fund.
Il target di Legacy Partners è un’impresa di piccole-medie dimensioni, sana, con ricavi ricorrenti, solidi flussi di cassa positivi e uno stabile tasso di crescita, che si occupi di produzione di nicchia o servizi B2B a monte o a valle dei settori Food&Beverage, Moda e Lusso e Farmaceutica. Una volta individuata, in un tempo mediamente compreso tra 18 e 24 mesi, e strutturato il finanziamento con un mix di debito ed equity, il promotore ne diventerà il nuovo amministratore delegato, avviando – con il supporto degli investitori – un piano di sviluppo, con l’obiettivo di allargare i mercati di riferimento in cui opera l’azienda e migliorarne la gestione operativa.
Triolo ha un passato come imprenditore: nel 2012, infatti, ha creato Svinando, il primo wine club online in Italia. La startup ha raccolto capitali da business angel e investitori privati e ha raggiunto il break even point in soli 3 anni. Nel 2018 è stata acquisita da uno dei più grandi gruppi vinicoli privati italiani, Italian Wine Brands, quotato alla Borsa di Milano e proprietario di Provinco e Giordano Vini. Dottore Commercialista e Revisore Contabile, Triolo ha iniziato la sua carriera come consulente societario per PMI e ha poi maturato esperienze in ambito di venture capital, investimenti di rischio e innovazione tecnologica.
Tra gli investitori figurano fondi di investimento come Istria Capital e Kinderhook Partners, family office e singoli privati, imprenditori di successo e “hnwi” sia italiani che stranieri.