Dentons nel futuro di Sutti
Secondo quanto risulta a legalcommunity.it sarebbe Dentons lo studio con cui Federico Sutti (nella foto), socio ed ex numero uno in Italia ed Emea di Dla Piper, si appresterebbe a scrivere il prossimo capitolo della sua storia professionale.
Come rivelato da legalcommunity.it lo scorso 20 luglio, Sutti si appresta a lasciare Dla Piper entro la fine di quest’anno. Le alternative, circa il suo possibile approdo, erano diverse. Tra queste, in molti sostenevano che l’avvocato Sutti sarebbe stato protagonista dell’apertura della sede italiana di una realtà internazionale non ancora presente nella Penisola.
E a quanto pare, dovrebbe andare proprio così. Con l’avvio di una collaborazione con Dentons che, come riportato sul numero 40 di Mag, da tempo stava considerando l’opportunità di uno sbarco nella Penisola. L’Italia è, infatti, l’unica grande giurisdizione dell’Europa continentale in cui lo studio internazionale (di recente protagonista della fusione con i cinesi di Dacheng che lo ha reso il più grosso studio al mondo con oltre 6.600 avvocati e circa 2 miliardi di dollari di fatturato) non è ancora presente.
Se le voci di questi giorni dovessero trovare conferma si tratterebbe di un grosso evento per gli attuali equilibri del mercato italiano dei servizi legali. Anzitutto perché, secondo i rumors raccolti da legalcommunity.it, Dentons intende aprire una sede con diverse decine di avvocati. Lo studio, quindi, non starebbe pensando di entrare in punta di piedi sul mercato, ma avrebbe intenzione di giocare subito da protagonista nelle grandi partite che si svolgono sotto il tricolore.
Questo, evidentemente, potrebbe determinare una nuova e intensa stagione di cambi di poltrona. Sutti, qualora dovesse davvero essere la mente e il fautore di questo nuovo progetto professionale, dovrà selezionare e cercare di portare a bordo professionisti di primo piano, capaci di contribuire da subito all’impresa che Dentons punterebbe a realizzare nella Penisola. Da Dla Piper, tuttavia, non potrà portare con se più di otto professionisti (almeno fino al 30 giugno 2016), in virtù di un accordo negoziato con lo studio al momento della definizione dei termini per la uscita.
Sullo sfondo, resta l’incognita di come il mercato possa accogliere questa nuova insegna internazionale. Dentons non è uno studio che ha operato molto nel Paese fino ad oggi. Negli ultimi due anni, secondo i dati MergerMarket, Dentons ha seguito sei operazioni di m&a in Italia per un valore complessivo di circa 1,4 miliardi di euro. Tra questi, il deal più rilevante è stato la vendita di SeverEnergia in cui lo studio ha affiancato Enel Investment Holding.
Ma Dentons non si dovrebbe occupare solo di m&a. Secondo le voci che girano, lo studio dovrebbe avere un’impostazione multisetrvice così come all’estero. In Francia, per esempio, Dentons ha 121 professionisti che, stando ai dati appena pubblicati da Juristes_associés hanno totalizzato un fatturato di circa 59 milioni di euro nel 2014. In Germania, l’anno precedente, lo studio ha sfiorato 30 milioni di euro con poco meno di 80 legali.
E in Italia? Vedremo se Federico Sutti riuscirà a ripetere l’impresa che ha realizzato con Dla Piper. Sempre che sia davvero lui il prescelto da Dentons, visto che al momento la notizia non trova conferme ufficiali.