Dentons: «Così abbiamo sfidato lo status quo»
Sono passati appena dieci anni. Ma i numeri sono quelli di un colosso del mercato dei servizi legali internazionali. La storia di Dentons comincia da un’idea, nel 2012. Nei primi mesi dell’anno successivo, poi, quell’idea diventa un fatto: Salans, Fraser Milner Casgrain e SNR Denton si fondono per dar vita a una nuova insegna legale che oggi è arrivata a contare «oltre 21.000 dipendenti, tra cui più di 12.000 avvocati e 210 sedi», che nel 2021 hanno mosso complessivamente un fatturato di quasi 3 miliardi di dollari a livello globale. A sciorinare queste cifre è l’avvocato Tomasz Dąbrowski, avvocato specializzato in Corporate M&A, appena rieletto ceo in Europa della law firm per il mandato 2023-2025. MAG lo ha incontrato a Milano, dov’è arrivato per celebrare questo decimo anniversario.
In qualità di ceo di Dentons Europe e di membro del global management committee e del global board, Dąbrowski è responsabile della strategia dello studio per l’Europa continentale e l’Asia centrale. Sotto la sua guida, Dentons ha registrato una crescita senza precedenti in Europa e Asia centrale, più che raddoppiando il fatturato, mettendo a segno importanti lateral hire e aprendo sette nuovi uffici nei mercati chiave del “Vecchio Continente”. «È stata una corsa entusiasmante e il viaggio continua – dice l’avvocato –. Il tema che abbiamo scelto per celebrare il nostro decimo anniversario è “leading in next ten”: uno slogan che esprime il nostro obiettivo di consolidare una posizione indiscussa di leadership ed essere lo studio legale di riferimento per i nostri clienti nelle sfide che dovranno affrontare nel prossimo decennio».
Dentons taglia il traguardo dei suoi primi dieci anni: che bilancio fa?
Dieci anni fa abbiamo deciso di costituire Dentons con l’ambiziosa visione di fare qualcosa di nuovo nel panorama legale internazionale: uno studio che fosse globale e locale allo stesso tempo, che non avesse una sede centrale e che fosse profondamente legato alle comunità in cui opera. Volevamo sfidare lo status quo nel settore legale e creare uno studio globale fondato su un nuovo modello, lo studio legale del futuro. A distanza di dieci anni, abbiamo fatto molta strada nel nostro percorso e abbiamo raggiunto molti risultati di cui siamo orgogliosi. Siamo il brand legale in più rapida crescita al mondo, una calamita per professionisti di talento e abbiamo l’onore di annoverare tra i nostri clienti molte delle aziende più importanti del mondo.
Questi risultati, tradotti in cifre, come sono?
Quando abbiamo lanciato ufficialmente Dentons, eravamo presenti in 53 sedi in 28 Paesi. Oggi siamo il più grande studio legale del mondo, con oltre 21.000 dipendenti, tra cui più di 12.000 avvocati, in 210 sedi e 82 Paesi in tutto il mondo. In Europa e in Asia Centrale abbiamo aperto sette nuovi uffici a Milano, Roma, Amsterdam, Monaco, Dusseldorf, Tbilisi e Tashkent. Abbiamo più che raddoppiato il fatturato e l’organico dei partner, migliorando al contempo la redditività.
Nell’arco di questi anni avete, come tutti, dovuto affrontare diverse emergenze (Covid, guerra…). Come avete reagito dinanzi a questi “cigni neri”?
Nessuno era veramente preparato alla pandemia COVID, quindi, come tutti, abbiamo dovuto essere agili e fare del nostro meglio in una situazione difficile. La nostra prima preoccupazione è stata il benessere dei nostri dipendenti. Ci siamo impegnati a…
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