Cms, direzione futuro

Una crescita dei ricavi che nel 2020, l’anno della pandemia di Covid 19, ha sfiorato il 16% con un fatturato di 26,3 milioni di euro in Italia. E nel frattempo un ampliamento del proprio organico con alcuni lateral hire di grande rilievo come quelli di Carlo Gnetti e Mario D’Avossa, entrambi ex Baker McKenzie, che sono arrivati a rafforzare ulteriormente una delle colonne portanti dello studio: il tax. Cms è in una fase di espansione e consolidamento in Italia. Un trend confermato anche dalla crescita interna che solo nel 2021 ha registrato le promozioni a socio di Massimo Dotto, Nicolò D’Elia, Andrea Arcangeli e Beatrice Fimiani. «Il nostro Paese ha un ruolo fondamentale all’interno della strategia di Cms a livello globale», dice in quest’intervista a MAG il co-managing partner della law firm in Italia, Giuseppe Ascoli (nella foto).

Dottor Ascoli, Cms ha chiuso l’ultimo esercizio ancora in crescita: quali sono stati i driver principali di questo risultato?
Nonostante la pandemia, la performance dello studio nel 2020 ha registrato un fatturato in crescita a doppia cifra (di circa il 16%). I driver principali di questo risultato sono stati molteplici: primo fra tutti una crescita organica del fatturato di tutti i dipartimenti, alla quale si è aggiunto l’ingresso di nuovi soci e dei loro rispettivi team che, oltre a comportare un ulteriore incremento dei ricavi ha anche consentito l’ampliamento dello spettro dei servizi legali offerti. Inoltre, lo studio coniuga una consolidata presenza a livello internazionale – tra i primi dieci nel mondo – con la sua connotazione originaria di studio boutique tradizionale radicato nel territorio: questo connubio ha sempre giocato a nostro favore ed ha probabilmente costituito un plus in questo anno così particolare.

Che peso ha avuto, in particolare, il tax in questa performance?
Nel 2020 lo studio è cresciuto in tutte le sue aree di pratica. Nello specifico, il tax, nonostante i rallentamenti legati al contesto pandemico che hanno visto, ad esempio, lo slittamento delle scadenze fiscali e dell’attività di controllo ed accertamento, con conseguente ridimensionamento dell’attività contenziosa, ha registrato una crescita molto significativa. Inoltre, il dipartimento ha beneficiato del rafforzamento dell’area del transfer pricing grazie all’ingresso di un team dedicato, fattore che ha permesso una maggiore specializzazione e un ampliamento della gamma dei servizi offerti.

Tax è storicamente una delle due colonne dello studio. Nell’ultimo anno avete continuato a investire su questo fronte: con quali risultati?
Il dipartimento Tax è…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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