CBA con la startup PatchAi nel nuovo round da 1,7 milioni
Lo studio CBA con un team di professioniste guidate dalla counsel Milena Prisco (nella foto) con la socia Barbara Sartori e l’associata Barbara Patacchiola, ha assistito PatchAi, start up italiana di digital health, in un nuovo round finanziario da 1,7 milioni di euro.
Gli aspetti notarili sono stati seguiti dal notaio Giovannella Condò dello studio Milano Notai.
L’investimento, suddiviso in due tranche guidate rispettivamente da UV CAP e SFEM Italia, consentirà a PatchAi non solo di supportare la ricerca clinica, grazie al focus sul patient engagement, ma anche di rafforzare il proprio posizionamento come player su scala internazionale. Il round porta la startup di Padova, accelerata in Silicon Valley da Plug and Play, a 3 round chiusi, per un totale di 2,56 milioni di euro raccolti in soli 2 anni dalla sua costituzione.
PatchAi nasce dall’esperienza in campo sanitario dei suoi quattro fondatori Alessandro Monterosso, Filip Ivancic, Kumara Palanivel e Daniele Farro, riusciti a sviluppare un assistente virtuale empatico che utilizza l’intelligenza artificiale per personalizzare il dialogo con il paziente e raccogliere Conversational Patient Reported Outcomes.