Avvocati in ascesa, focus sui futuri leader

Quattrocento profili sotto la lente. Chi sono e dove lavorano

 

La polvere di stelle ha finito di posarsi sul pavimento della corte interna nel Castello Visconteo di Cassano d’Adda. I riflettori si spengono sulla prima edizione dell’evento 40 under 40, che ha visto la nostra community tornare a riunirsi dal vivo nella primissima iniziativa sociale dedicata al settore legale dopo i mesi di emergenza Covid-19 e il faticoso (per quanto necessario) lockdown che li ha accompagnati.

Oltre il luccichio del gala e lo sfavillio della kermesse, questo appuntamento ha segnato un passo importante nell’attività di analisi e osservazione del mercato che Legalcommunity e il suo centro ricerche portano avanti da ormai quasi dieci anni.

In un’occasione come questa, dominata dalla ripetizione pressoché salmodiale dell’aggettivo “giovane”, l’attenzione di tutti i presenti e di coloro che hanno seguito a distanza la manifestazione è stata rivolta al domani dell’avvocatura. Questo appuntamento e i suoi protagonisti sono diventati una risposta concreta alla domanda che inevitabilmente, nelle scorse settimane, tanti operatori del settore si sono fatti: da dove ripartiremo?

Avviare questa iniziativa, una ricognizione annuale sui talenti in crescita negli studi legali d’affari italiani, ci è sembrata una delle risposte più convincenti. Questo è un business di persone, lo diciamo da sempre. E dalle persone bisogna partire per costruire il futuro di qualsiasi progetto professionale.

Più di quattrocento profili sotto la lente, quasi novanta studi legali coinvolti. Grandi organizzazioni multidisciplinari, boutique, law firm internazionali, studi specialistici. Quello che è stato avviato è un vero e proprio lavoro di scouting volto a fare emergere i nomi di chi rappresenta l’avvenire di queste organizzazioni ovvero la leadership tecnica e gestionale di domani.

Un lavoro complesso, soprattutto perché non si basa sulla analisi di profili ormai consolidati, la cui reputazione è diffusa e notoria. Un lavoro che resta inevitabilmente in progress e che, questo è il nostro obiettivo, potrà essere raffinato e arricchito di anno in anno anche grazie alla collaborazione degli studi legali che contribuiranno non solo alla identificazione dei talenti attivi nelle loro strutture ma anche alla individuazione di quelli che lavorano in altre strutture e a cui non si può non riconoscere un alto merito professionale.

Tornando ai quattrocento professionisti analizzati, va detto che si tratta di giuristi d’età compresa tra 28 e 40 anni. La classe più rappresentata nel gruppo oggetto della nostra osservazione è stata quella del 1980 a cui appartiene il 17,3% dei legali emersi dalle segnalazioni degli studi oltre che dalle autocandidature. A seguire i membri delle classi 1982 e 1983 che, in entrambi i casi, rappresentano il 15 % dei profili presi in esame. Ancora molto bassa la percentuale dei nati negli anni Novanta: complessivamente, gli avvocati nati tra il 1992 e il 1990 sono poco meno del 3%. Tra questi, possiamo ricordarlo, sono emersi in modo particolare i profili di Gianluca Trudda, attivo nel team insurance di Legance e Luigi Notarnicola, del tax di Cba.

 

 

Questi dati si riflettono ovviamente anche sulla seniority e sul “grado” con cui, al momento sono qualificati gli avvocati presi in esame dal centro ricerche di legalcommunity.

Poco meno della metà sono inquadrati come senior associate (25%) e partner (20,3%), in tutte le possibili declinazioni che questa qualifica può assumere. Seguono gli associate (18,5%) e i counsel (10,7%).

I managing partner individuati nel corso di questa ricognizione sono stati Andrea Puccio, penalista e fondatore dell’omonimo studio Puccio Penalisti Associati, Elena Martini, fondatrice della boutique Ip Martini Manna e Chiara Vedovati, anch’ella fondatrice di una boutique indipendente attiva in ambito Insurance e contenzioso. Sono alcuni degli esponenti della nuova generazione di “autori” di progetti professionali indipendenti a cui vanno sicuramente aggiunti anche i casi di Laward, fondato dagli avvocati under 40 Pierantonio Luceri e Nicola Roni ovvero Legislab, fondato da Piergiorgio Mancone e Alberto Porzio, rispettivamente classe 1980 e 1984.

Più in generale, va detto, non mancano in questa prima ricognizione i profili di professionisti che già tradiscono spiccate qualità di leader. Tra questi possiamo sicuramente citare Francesco Lombardo, diventato socio di Freshfields ad aprile 2019. Esperto in materia finanziaria, l’avvocato  e componente del team Global Transactions è già attivo sul fronte gestionale della sede italiana della law firm magic circle in cui è entrato, praticamente da neo laureato, nel 2008.

Altro profilo in grande evidenza è quello di Valentina Canalini, socia di Gatti Pavesi Bianchi dall’inizio di questo 2020. L’avvocata, che da poco è entrata a far parte del cda di Terna, è stata consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio durante il governo Gentiloni e in Gatti Pavesi Bianchi è stata nominata alla guida del dipartimento reti, energia e infrastrutture.

Parlando di giovani leader, un’altra menzione d’obbligo è quella per Marco De Morpurgo, socio di Dla Piper e global co-chair life sciences sector della law firm angloamericana.

A dimostrazione della qualità dell’analisi svolta, val la pena notare come alcuni dei professionisti di cui abbiamo approfondito il profilo in vista di questa prima edizione di 40 under 40 siano cresciuti di ruolo proprio alla vigilia della presentazione dei risultati della analisi.

In particolare, il 24 giugno, Legance ha ufficializzato la nomina a senior counsel di Francesca Brilli, tra i professionisti emersi in area amministrativo ed energy, Alessandra Palatino che si occupa di real estate e Marco Sagliocca, impegnato sul fronte capital markets. Promossi a socio, invece, sono stati Tommaso Bernasconi, attivo in area banking & finance e l’m&a lawyer Andrea Botti. A proposito di m&a, il team di Legance è anche risultato tra quelli a maggior trazione under 40. Infatti, nella squadra che complessivamente conta 70 professionisti, quelli sotto gli “anta” sono 49, tra cui 4 soci, 5 counsel e più di 40 associate.

L’m&a si conferma la practice in grado di garantire maggiore visibilità ai giovani professionisti (a tale proposito si vedano le precedenti inchieste sui legali in ascesa pubblicate sui numeri 65, 40 e 16 di MAG). Se si associano i profili emersi in area fusioni e acquisizioni a quelli legati al settore private equity si nota che essi rappresentano circa il 18,6% del totale. Tra i tanti nomi emersi, possiamo ricordare quello di Chiara Gianni, counsel di…

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