Autoriciclaggio, Luca Ponti ottiene proscioglimento per legale rappresentate di Agrifan

L’avvocato Luca Ponti (nella foto) ha ottenuto il proscioglimento della propria assistita I.A.D.M. che, in qualità di legale rappresentante della società Agrifan, era stata accusata di autoriciclaggio, in correlazione alla consumazione di un altro reato fiscale.

Nello specifico, la Procura di Udine aveva contestato alla IADM di aver emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti di un altro soggetto, al fine di consentire a quest’ultimo un risparmio Ires e Iva. Tali fatture, integralmente saldate, avevano nel contempo fatto incassare ad Agrifan i relativi corrispettivi, successivamente riutilizzati per il saldo di fatture passive nell’ambito dell’ordinaria gestione dell’attività di impresa; da qui l’ipotesi di autoriciclaggio, contestata alla legale rappresentante.

In casi di questo tipo, spiega una nota dello studio «è comune che l’emissione di fatture per operazioni in ipotesi inesistenti si possa accompagnare al loro integrale saldo, con conseguente disponibilità per l’emittente di provvista che entra effettivamente nelle casse sociali e che viene impiegata nella ordinaria attività di impresa; trattasi, dunque, di situazione che può verificarsi in qualsiasi procedimento nel quale vengano contestati reati di tipo tributario o di natura patrimoniale».

Accogliendo le tesi della difesa, il gip ha disposto il proscioglimento (“non luogo a procedere”) dell’imputata. La sentenza è di notevole importanza poiché evidenzia che per consumare l’autoriciclaggio non è sufficiente che siano dimostrati gli elementi costitutivi del primo reato (fiscale), ma è necessario provare la fattispecie e il dolo delle due distinte ipotesi delittuose.

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