Arbitrato via Solferino, la competenza è italiana ma il contratto è valido
Nella serata del 26 maggio, la Camera Arbitrale di Milano, in riferimento al contenzioso sull’operazione che nel 2013 ha portato alla vendita del complesso immobiliare di Via Solferino, ha comunicato a Rcs e alle parti la pronuncia, da parte del Tribunale Arbitrale di un lodo parziale e non definitivo e di contestuale ordinanza istruttoria.
Gli arbitri Enzo Roppo, Renato Rodorf e Vincenzo Mariconda hanno deciso che la causa resterà in Italia (contrariamente a quanto richiesto dall’acquirente che voleva portare la questione negli Usa), il contratto di vendita a Blackstone era valido ma che potrebbe essere previsto un risarcimento per Rcs.
Questa sorta di pre-sentenza ha definito tre punti fondamentali della controversia. Il Tribunale Arbitrale ha affermato la propria competenza a decidere sulle domande di Rcs, incluse quelle risarcitorie, respingendo tutte le relative eccezioni pregiudiziali e preliminari sollevate dall’acquirente. Inoltre, ha escluso l’invalidità dei contratti con cui è stata conclusa l’operazione e ha rilevato che il comportamento dell’acquirente potrebbe dare luogo al risarcimento del danno in favore di Rcs disponendo due consulenze tecniche per accertare le condizioni in cui si trovava Rcs nel 2013, nonché il valore di mercato dell’Immobile.
Rcs nella vicenda è affiancata dallo studio BonelliErede e in particolare da Sergio Erede, Laura Salvaneschi e Riccardo Bordi. Per Blackstone sono impegnati i name partner della super boutique Gatti Pavesi Bianchi, Francesco Gatti e Carlo Pavesi.
La partita è ancora aperta.