Antitrust: Noce, nuove tecnologie nel settore dei trasporti e problematiche antitrust

Le questioni che l’Autorità antitrust si trova – e soprattutto si troverà – ad affrontare nelle proprie attività nel settore dei trasporti, in virtù degli effetti delle innovazioni tecnologiche vengono descritte da Alessandro Noce, responsabile della direzione agroalimentare, farmaceutico e trasporti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

L’intervento si inserisce nella III sessione della XIII edizione del convegno “Antitrust tra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea”, organizzato da Rucellai & Raffaelli a Treviso, presso la Casa dei Carraresi.

A seguito di una premessa riguardante le implicazioni sulla struttura industriale e sulle abitudini dei consumatori della progressiva digitalizzazione dell’economia e della sempre maggiore disponibilità di dispositivi e di applicazioni dell’intelligenza artificiale, Noce mette in luce il ruolo acquisito nel settore dei trasporti dalle piattaforme digitali di nuova creazione, che mettono in connessione, da un lato, i consumatori che richiedono i servizi di trasporto e, dall’altro, i fornitori di tali servizi.

Le piattaforme in questione, che nell’arco di poco più di un decennio sono diventate emblemi della digital economy (UBER, Blablacar, Flixbus, Lift), hanno avuto un effetto dirompente mettendo in crisi modelli consolidati di separazione tra mercati e rendendo di fatto obsoleti interi regimi regolatori. Da un lato, infatti, l’innovazione ha innescato meccanismi emulativi virtuosi da parte degli incumbent che, per non soccombere hanno dovuto mutare in profondità il loro modo di svolgere il servizio, dall’altro, ha provocato reazioni rispetto a lamentate violazioni di legge, che hanno reso palese la necessità di mutare il quadro normativo.

Il quadro muta sia in ragione della sempre maggior fruibilità diretta da parte dei consumatori di strumenti di programmazione e acquisto di servizi di mobilità integrati, sia in virtù dell’emergere di operatori in grado di offrire le soluzioni integrate, tanto da poter essere prospettata in futuro la creazione di una piattaforma standard per l’intermediazione di tutti tali predetti servizi door to door. La creazione di una siffatta piattaforma, sottolinea Noce, potrebbe dar adito a questioni molto delicate in materia di potere di mercato, di integrazione verticale, di gestione di una mole notevole di dati personali da parte di un unico operatore, di rapporti tra autorità pubblica e operatori privati.

Noce conclude ricordando il ruolo fondamentale che le autorità di concorrenza, e tra queste sicuramente l’AGCM, potranno avere esercitando: i propri poteri di advocacy, al fine di evidenziare l’obsolescenza di interi corpi normativi e regolamentari, e quelli di enforcement,  per reprimere o controllare condotte parzialmente lesive della concorrenza in relazione ai fenomeni di convergenza tra modalità di trasporto lato consumatore e condotte degli operatori tradizionali al fine di far fronte ai mutamenti innescati dalle innovazioni tecnologiche nel settore dei trasporti.

rosailaria iaquinta

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