Antipirateria, Previti vince contro Cloudflare per la tutela della proprietà intellettuale sulle partite di Serie A e B

Un collegio difensivo dello Studio Previti composto dagli avvocati Bruno Ghirardi, Stefano Previti, Vincenzo Colarocco e Giovanni Crescella ha assistito Lega Nazionale Professionisti Serie A e Serie B (quest’ultima con l’aggiunta dell’avvocata Paola Pezzali), nell’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Milano contro il provider di servizi internet Cloudflare, in materia di di contrasto della pirateria digitale.

Lo Studio Previti aveva già ottenuto a novembre un’ordinanza cautelare che aveva determinato la responsabilità di Cloudflare per la violazione del diritto d’autore su programmi televisivi del gruppo Mediaset.

L’ordinanza

La Sezione Specializzata in Materia di Impresa del Tribunale, e in particolare il collegio composto da Silvia Giani, Lorena Casiraghi e Vincenzo Carnì, ha ordinato infatti a Cloudflare di inibire la risoluzione Dns dei nomi di dominio (Fqdn) e l’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi Ip già inibiti dall’Agcom attraverso Piracy Shield. Segnando così un’importante precedente nell’applicazione della legge 93/23 sulla repressione della diffusione illecita di contenuti protetti da diritto d’autore.

I giudici hanno inoltre affermato lo stop alla fornitura di servizi di Cdn, Dns Autoritativo e reverse proxy per le Iptv che violano i diritti di Lnp Serie A e dei soggetti intervenuti (tra cui Dazn e Sky Italia, oltre che la già citata Lnp Serie B). Cloudflare dovrà anche, in base a quanto stabilito nell’ordinanza, fornire i dati relativi ai clienti e agli utenti che utilizzano i suoi servizi per trasmettere contenuti protetti; con una penale di 10mila euro per ogni giorno di mancata ottemperanza.

I motivi della decisione

La decisione evidenzia dunque il ruolo di Cloudflare come intermediario e access provider, i cui servizi vengono utilizzati per agevolare la diffusione di contenuti illeciti, soprattutto per gli eventi sportivi trasmessi in live streaming.

Ad esito dell’analisi delle prove digitali forensi prodotte da Sptech, società legaltech dello studio Previti, è stato sommariamente accertato che Cloudflare svolge attività di supporto e ottimizzazione dei “siti vetrina” che rendono disponibili i contenuti illeciti; e offre servizi atti a filtrare le connessioni ai contenuti illecite, rendendole più sicure per i pirati. La società, che rientra tra i prestatori di servizi destinatari degli ordini di blocco dell’Agcom secondo la legge antipirateria, non è inoltre intervenuta per impedire che i propri servizi venissero utilizzati per agevolare la diffusione degli eventi sportivi protetti. Un mancato intervento che, secondo il Tribunale, ha cagionato un grave danno economico e d’immagine alla Lnp Serie A e alle altre società.

redazione@lcpublishinggroup.it

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