Previti con Mediaset contro le violazioni del copyright. L’ordinanza: il provider Cloudflare è responsabile

Studio Previti, con Stefano Previti (nella foto), Vincenzo Colarocco e Giovanni Crescella, e con la consulenza tecnica di Sptech e Dcp (Digital content protection), ha assistito vittoriosamente Rti (Reti Televisive Italiane), azienda del gruppo Mediaset, avanti al Tribunale di Roma – Sezione XVII Civile specializzata in materia d’impresa, nel procedimento d’urgenza promosso contro Cloudflare, società statunitense specializzata in content delivery network.

Rti chiedeva la cessazione della fornitura dei servizi che contribuivano alla violazione dei diritti d’autore sui brani di programmi televisivi come “Amici di Maria de Filippi“, “Ciao Darwin“, “Grande Fratello“, “Grande Fratello VIP“, “I Cesaroni“, “Il Segreto“, “L’isola dei Famosi“, “La Pupa e il Secchione“, “Le Iene” e “Temptation Island“, di esclusiva proprietà di Rti ma resi disponibili dal sito Guardaserie. La società ricorrente chiedeva altresì la comunicazione dei dati identificativi degli account e dei gestori dei portali che abusivamente mettevano a disposizione del pubblico tali brani.

La descrizione dell’illecita distribuzione dei contenuti, resa possibile attraverso l’attività di catalogazione e indicizzazione degli stessi mediante il sito Guardaserie, è stata presentata attraverso una consulenza tecnica di parte affidata alle società Dcp e Sptech, che hanno raccolto le prove delle violazioni nel rispetto delle best practice in tema di formazione della prova digitale.

La pronuncia

Il Tribunale ha ritenuto Cloudflare intermediario responsabile ex art. 156 legge diritto d’autore per aver impedito l’identificazione dei portali e del luogo in cui operano i server dei proprietari, nonché servizi di supporto tecnico ai portali senza peraltro attivarsi per far cessare tali attività nonostante la diffida inviatale dalla controparte. Oltre all’ordine di cessare immediatamente la fornitura dei servizi erogati a favore dei portali, l’ordinanza ha condannato Cloudflare al pagamento in favore della parte ricorrente della somma di 1.000 euro per ogni giorno in cui dovesse essere violata.

redazione@lcpublishinggroup.it

SHARE