Un legal angel per le start up, primo bilancio per 4Innovation
In sei anni sono 110 le aziende innovative entrate in contatto con lo studio: di queste circa 80 sono quelle affiancate e il 10% le decollate
di francesca corradi
Correva l’anno 2013 (novembre) quando lo studio legale Trevisan & Cuonzo, boutique specializzata in proprietà intellettuale e diritto commerciale, decise di investire in un progetto dedicato, a supporto delle startup (si veda il numero 7 di MAG).
L’avventura portava e porta tutt’ora la firma dell’avvocato Sasha Picciolo (nella foto). Concepito per dare una mano legale agli startupper che ambiscono a diventare una grande impresa, il progetto fornisce varie attività tra cui consulenza in termini di mentoring, registrazione di marchi, introduzione nel network dello studio e attività di supporto personalizzate.
In questi sei anni sono 110 le aziende innovative, pmi e startup professionali entrate in contatto con lo studio, di queste circa 80 sono quelle affiancate e il 10% le decollate.
«Sono molte le storie di successo delle aziende che abbiamo seguito in questi anni. Tra queste ne vorrei citare tre, che riassumono i tre stadi in cui si trovano le aziende quando vengono da noi – racconta Picciolo a Mag –. Ci sono le startup della primissima fase come Nibol, che facilita il lavoro degli smart workers con una app individuando i luoghi in cui appoggiarsi per poter lavorare da freelance; quelle in una forma più evoluta, con una raccolta fondi alle spalle, come Wami che, con i proventi dell’attività, contribuisce alla realizzazione di punti acqua in Africa nello spirito del dare e ricevere; quelle, infine, che hanno tirato a bordo degli investitori istituzionali come Back to Work, entrata nell’orbita di interesse di Intesa Sanpaolo, dopo la fusione con Equivest».
Il bilancio è positivo e la scommessa di sei anni fa «è stata vinta», afferma Picciolo. Oltre…
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