Panel, 8 aziende su 10 hanno un elenco di studi legali di riferimento

I panel di studi d’affari piacciono ai giuristi d’impresa. L’80% degli uffici legali ha infatti una lista preferenziale di insegne pronta all’uso in occasione dell’assegnazione di un mandato all’esterno.
Si tratta di uno strumento utile su vari fronti. Serve ad accelerare i tempi di consegna dei lavori, a garantire determinati standard di servizio e a prevenire eventuali rischi di compliance. È una delle evidenze che emerge da un’indagine condotta dalla redazione di inhousecommunity.it su un campione di 41 direzioni legali interne italiane – variegato in termini di dimensioni dell’ufficio e di settore di attività dell’azienda di appartenenza – per conoscere più a fondo l’uso che viene fatto delle liste preferenziali di law firm.

Panel, la minoranza che dice: no, grazie!

Alla domanda “L’azienda ha un panel di studi preferenziali?” risponde di no solo il 20% degli intervistati. Il 75% di questo 20% spiega che la ragione per cui sceglie di non selezionare a monte le insegne con cui lavorare è legata al dinamismo del mercato; caratteristica che rende preferibile, a loro avviso, selezionare di volta in volta i propri consulenti.
C’è fra questi inoltre chi (25%) segnala la volontà di selezionare al più presto un panel o di avere già nella sostanza, seppur non nella forma, un gruppo ristretto di studi legali di riferimento, integrato di volta in volta a seconda delle specifiche esigenze legali e/o delle caratteristiche del dossier da assegnare.
Per l’assegnazione dei mandati, le direzioni legali che non hanno un panel scelgono i consulenti soprattutto in base a conoscenze ed esperienze pregresse (87%). Il rimanente 13% indice invece delle gare ad hoc (13%).

Panel: composizione, materie e usi

Tornando ai panel – e dunque al cospicuo gruppo di uffici legali che ne ha designato uno – si tratta di elenchi di studi composti principalmente da poche realtà: tra una e cinque (33,5%) o tra sei e dieci (33,5%). Il 12% delle direzioni affari legali prese in considerazione ha stilato una lista preferenziale di 11-20 insegne; il 6% ha selezionato tra 21 e 36 consulenti; il 9% he ha oltre 36. Infine, il 6% segnala altre numeriche, indicando differenze tra gli studi a cui si rivolge in Italia, il cui numero rimane contenuto salvo poche eccezioni, e l’estero, dove lo spettro di nomi si allarga un po’ di più per coprire le diverse aree geografiche.

Le materie per le quali viene usato il panel sono diverse. Le più segnalate sono…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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