Stefanelli&Stefanelli vince al Tar Milano in materia di forniture sanitarie
Lo studio Stefanelli&Stefanelli, nella persona del socio co-fondatore Andrea Stefanelli (nella foto), ha affiancato avanti al Tar Milano Becton Dickinson, nella causa che ha visto confermata l’aggiudicazione della fornitura al Policlinico San Matteo di Pavia di sistemi diagnostici per i laboratori analisi.
Come noto, nell’attuale sistema degli approvvigionamenti pubblici le forniture sanitarie sono oggi garantite sempre più non da gare esperite dalle singole stazioni appaltanti ma da “accordi-quadri”, a cui possono aderire tutte le P.A. sanitarie di una determinata regione. Queste maxi-gare, indette per ottenere economie di scala (e quindi significativi risparmi di spesa pubblica), scontano tuttavia il rischio che l’oggetto della fornitura non sempre soddisfi pienamente le esigenze della P.A. aderente. Per questo motivo la giurisprudenza, per “salvare” il sistema, ha stabilito la possibilità che la P.A. che aderisce all’accordo-quadro possa richiedere alcune piccole variazioni all’oggetto dell’aggiudicazione, a condizione tuttavia che non ne stravolga gli aspetti fondanti.
Nel giudizio avanti al Tar Milano (Sez. II, sentenza n. 294/2020), una società contestava l’adesione del Policlinico San Matteo di Pavia ad una convenzione in essere relativa alla fornitura di sistemi diagnostici per i laboratori-analisi sul presupposto che le variazioni richieste dal Policlinico non fossero ammissibili (e che quindi lo obbligassero ad esperire una gara ad hoc). Il Tar Milano ha rigettato il ricorso sostenendo che, in presenza di prestazioni sostanzialmente omologhe (fra quelle aggiudicate e quelle richieste, la presenza di variazioni del tutto marginali non modifichino nella sostanza l’oggetto dell’appalto e quindi ne legittimino l’estensione.