Pedersoli con Intesa nell’offerta su Ubi

Chiomenti al fianco di Bper a cui potrebbero andare 400/500 filiali

La notizia è arrivata nella tarda serata del 17 febbraio. Intesa Sanpaolo ha presentato un’offerta carta contro carta su Ubi. Non si tratta di una mossa ostile ma neanche concordata.

Come anticipato da Legalcommunity.it, lo studio legale Pedersoli è al fianco del Ca’ de Sass in questa operazione, con un team guidato da Carlo Pedersoli (nella foto) e composto da Csaba Davide Jákó, Giulio Sandrelli, Edoardo Pedersoli e Paolo Manzoni. Gli aspetti antitrust sono curati da Davide Cacchioli; le tematiche di capital market dell’operazione sono seguite dal Marcello Magro e da Marta Sassella, coadiuvati da Fabrizio Grasso, Federico Tallia, Nicolò Nardella e da Riccardo Monge. Gli aspetti di regolamentazione dell’attività bancaria e finanziaria sono curati da Alessandro Zappasodi e da Licia Mongiello.

In campo anche Mediobanca.

Intesa Sanpaolo è pronta a mettere sul piatto 17 azioni del nuovo gruppo ogni 10 azioni di Ubi, valorizzando quest’ultima 4,9 miliardi: la cifra corrisponde a un premio del 28% sui valori di venerdì 14 febbraio.

L’operazione prevede un ruolo anche per Bper. In dettaglio: la banca guidata da Carlo Messina, nel caso in cui l’operazione vada in porto, ha sottoscritto anche un accordo con Bper per cedere 400/500 filiali nel Nord Italia. Bper, secondo quanto Legalcommunity.it, è affiancata da Chiomenti. In campo anche Rothschild. 

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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