Taste of Italy acquista il 69,3% di Turatti: gli studi legali

Idea Taste of Italy, fondo italiano specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, ha acquisito una partecipazione del 69,3% in Turatti.

Giovannelli e associati ha assistito Idea Taste of Italy con un team guidato dal partner Gianvittorio Giroletti (nella foto a destra) coadiuvato dagli associate Paola Cairoli e Giulia Toscano, per i profili corporate, dal partner Michele Mocarelli, coadiuvato dall’associate Maria Costa per i profili banking, e dall’of counsel Giuseppe Matarazzo per i profili giuslavoristici.

Spada Partners ha assistito Idea Taste of Italy in relazione alla due diligence fiscale e agli aspetti inerenti la struttura dell’operazione, con il partner Luca Zoani (nella foto a sinistra) e il senior associate Bernardo Porcellini.

Lo studio Pirola Pennuto Zei & associati ha assistito il gruppo Turatti per gli aspetti fiscali e legali con un team guidato dal partner Yuri Zugolaro e dagli avvocati e commercialisti Davide Rubino, Lorenzo Destro e Daniela Gobbo (senior consultant).

La banca finanziatrice Intesa San Paolo, con un team guidato da Laura Airoldi, è stata assistita da Chiomenti con un team guidato dal counsel Riccardo Rossi con l’associate Angelo de Michele insieme alla counsel Sara Cerrone per i profili hedging e al counsel Giovanni Barbagelata e l’associate Alessandro Zani per gli aspetti fiscali.

Fondata a Cavarzere (Venezia) nel 1869, Turatti si occupa della progettazione e della realizzazione di macchine e impianti per la lavorazione di frutta e verdura di quarta e quinta gamma. Taste of Italy, facendo leva sulla componente tecnologica di Turatti, intende rafforzarne la strategia di crescita in Italia e all’estero, consolidandone ulteriormente il posizionamento nel contesto competitivo globale.

La famiglia Turatti, con il presidente Antonio Turatti e i figli Alessandro e Ilaria, continuerà a contribuire attivamente alla gestione sia per le attività italiane sia per quelle estere, mantenendo una quota del 29,7%, insieme ai key manager della società che parteciperanno al capitale con una quota dell’1%.

 

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