IDeA Taste of Italy investe in Alice Pizza: gli studi coinvolti
Pedersoli Studio Legale, con un team guidato dall’equity partner Alessandro Marena e dal partner Andrea Faoro, ha assistito IDeA Taste of Italy, fondo italiano specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital Alternative Funds SGR, nell’operazione di acquisizione del controllo di Me & Alice, società di gestione della catena a marchio “Alice Pizza” e di 10 società che gestiscono complessivamente 16 punti di vendita. Alice Pizza, fondata nel 1990 da Domenico Giovannini, è la prima catena italiana di pizza al taglio da asporto con 159 punti di vendita.
Il progetto di investimento di IDeA Taste of Italy, che deterrà complessivamente il 70% del Gruppo, è in linea con la volontà della famiglia Giovannini di accelerare ulteriormente la crescita del business in Italia puntando primariamente sulle aperture dirette nei centri commerciali del centro-nord Italia e in nuovi canali (e.g. outlet, retail park), rafforzando in una seconda fase la propria presenza in selezionati Paesi europei.
Il team di Pedersoli che ha affiancato DeA Capital Alternative Funds nell’operazione è composto, inoltre, dagli associate Massimo Trimboli Raguseo, Edoardo Bononi per gli aspetti societari, Andrea Scarpellini per i profili giuslavoristici, mentre il senior associate Marco Trevisan ha seguito quelli amministrativi.
CBA ha curato gli aspetti di structuring con il partner Giuseppe Alessandro Galeano e la senior associate Francesca Merchiori.
Lo studio CMS ha assistito la Famiglia Giovannini e Me & Alice, relativamente ai profili societari, finanziari e di pianificazione dell’investimento con un team composto dal partner Giovanni Calì e dall’associate Gaetano Buffone per gli aspetti fiscali, e dal partner Paolo Bonolis con il counsel Danilo Festeggiato, la senior associate Emanuela Di Muzio e il junior associate Sergio Visalli per tutti gli aspetti legali. I profili giuslavoristici sono stati seguiti dal partner Fabrizio Spagnolo mentre quelli di proprietà intellettuale sono stati seguiti dal partner Paola Nunziata.
Orrick con un team composto dalla partner Marina Balzano e dall’associate Giulio Asquini ha assistito Banco BPM che ha agito in qualità di banca finanziatrice e banca agente e UBI Banca e illimity SpA in qualità di banche finanziatrici dell’operazione.