In house, tutti i cambi di poltrona del 2018
Inhousecommunity e MAG hanno fatto per la prima volta un monitoraggio dei cambi di poltrona e delle promozioni che hanno interessato i giuristi d’impresa nel corso dell’anno.
I cambi di poltrona registrati dall’osservatorio di Inhousecommunity.it a partire da gennaio 2018 sono stati 66. Nello stesso periodo sono state rilevate 41 nomine. Questi dati provengono dalle comunicazioni ufficiali rese dalle aziende o dagli stessi legali o dalla raccolta da parte della redazione delle informazioni rese pubbliche su LinkedIn.
Trattandosi del primo monitoraggio del genere, non è possibile fare un paragone rispetto all’anno precedente. Tuttavia è possibile dire che si tratta di una cifra consistente e capace di riflettere la crescete importanza strategica che le imprese riconoscono alla funzione legale e di compliance.
Nel dettaglio, i 66 cambi di poltrona registrati dall’osservatorio di inhousecommunity.ithanno riguardato diverse posizioni all’interno del dipartimento legale dell’azienda. Il 47% dei passaggi ha interessato i cosiddetti numeri uno, ovvero general counsel o responsabili affari legali dell’azienda. Tra questi ad esempio quello a settembre di Marco Pompeo da Banca Sistema al gruppo attivo nel settore degli npl, cartolarizzazioni, servicing e risparmio gestito Arrow Global; e a luglio scorso quello di Angela Maria Tornatora che ha lasciato il gruppo ILVA per andare a guidare il dipartimento legale di Engie Italia.
Il 48% dei movimenti registrati, invece, ha riguardato i team legali. In particolare, si possono ricordare i casi di Stefano Pantaleo, che ha lasciato la direzione legale di Cementir Holding per entrare nel team legale di Alitalia, guidato dal general counsel Paolo Quaini; o di Ivan Barnabà passato da Borsa Italiana alla direzione legale di Mail Boxes Etc. – condotta dal general counsel Paolo Zadra–per assumere il ruolo di legal counsel.
Il 2018 è stato anche l’anno del GDPR, il regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali, la cui piena applicazione è scattata il 25 maggio scorso. Ma solo il 2% dei cambi (pari a un professionista) ha riguardato la copertura dell’incarico di data protection officer o responsabile per la privacy. Più n generale, solo il 6% dei passaggi ha riguardato professionisti che sono andati a rivestire il ruolo di capo della compliance in azienda. Sono i casi ad esempio di Laura Principe passata a maggio da FCA Fiat Chrysler Automobilesa Promontory Financial Group in qualità di privacy and data protection consultant; e di Laura Del Favero che ha lasciato la direzione legale di Nomura Italia per assumere la funzione di head of compliance per l’Italia di Crédit Agricole Corporate and Investment Bank.
Tra i settori più “movimentati”, spicca quello bancario e finanziario, nel quale sono avvenuti il 21% dei passaggi. Seguono l’industria e il settore chimico, farmaceutico e sanitario con il 12% dei cambi di poltrona ciascuno; i settori della consulenza e servizi e TMT entrambi con l’11% dei cambi di poltrona ciascuno; quelli dell’energia e del largo consumo con il 9% ciascuno; il food & beverage e il comparto infrastrutture, costruzioni e trasporti hanno registrato il 5% dei passaggi ciascuno.Chiudono la classifica le assicurazioni e moda, lusso e design con rispettivamente il 3% dei passaggi ciascuno.
Il 2018 passerà alla storia anche come l’anno che ha aperto un nuovo mercato per gli in house, quello degli affari legali delle law firm, con l’introduzione da parte dello studio Chiomenti per la prima volta nel nostro Paese della funzione di general counsel affidata, nel caso specifico, all’ex socio Sebastiano Zimmitti.
Ma quale è la provenienza dei giuristi che hanno cambiato lavoro nell’ultimo anno di calendario? Nel 79% dei casi gli avvocati che hanno deciso di spostarsi lo hanno fatto da un’azienda a un’altra (52), mentre solo il 21% dei professionisti oggetto dell’osservazione (14) ha deciso di lasciare il libero foro per passare in house. Tra questi ultimi, vale la pena menzionare ad esempiol’avvocato Ugo de Vivo che la lasciato Dla Piper per diventare il general counsel di Banca Sistema; e Guido Filippo Giovannardi che, la scorsa estate, dopo 14 anni trascorsi in BonelliErede è andato a coprire il ruolo di general counsel in Rcs MediaGroup, lasciato vacante da Fabrizio Ferrara (passato a giugno nella direzione affari legali di Fininvest).
Ma l’esperienza in una law firm prima di approdare in azienda viene considerata un must per molti avvocati. Il 79% dei legali che ha cambiato mestiere all’interno di una direzione legale nel 2018, ha infatti trascorso qualche anno, anche se magari a inizio carriera, in uno studio professionale.
A segnare il mercato, oltre ai passaggi da una realtà a un’altra, ci sono state anche 41 nomine o promozioni interne.
Il 34% di queste ha permesso ai giuristi d’impresa di diventare general counsel o capi del dipartimento legale per l’azienda. Sono i casi, ad esempio, di Claudio Altobelli che da direttore affari legali e societari è stato nominato a novembre general counsel di Hbg Gaming e di Anna Maria Braca promossa a luglio al ruolo di general counsel & vice president strategic business development di BSP Pharmaceuticals, società per la quale era da legal counsel dal 2008.
Il 31% dei professionisti è stato promosso a ruoli più senior o è stata affidata loro la responsabilità di una divisione legal. Tra questi Tiziana Biancolella nominata a ottobre 2018 general counsel per l’area SEMEA (Sud Europa, Medio Oriente e Africa) di Campari, dopo dieci anni di attività come group legal counsel; o di Federico Ciotola, ex senior legal counsel, nominato a gennaio head of legal capital markets Italy di Borsa Italiana.
Il 27% delle nomine ha riguardato le responsabilità di privacy o data protection officer (dpo); e il 5% il ruolo di capo della compliance in azienda. Da ricordare ad esempio la nomina di Sandra Mori, ex business unit counsel di Coca-Cola Italia e responsabile per gli affari legali del gruppo per l’Europa Occidentale, a data protection officer del colosso mondiale del comparto alimentare per il continente europeo; quelladi Simone Chini, già responsabile affari legali di Allianz Italia, a dpo del gruppo; e quella di Serena Grosso, dal 1° settembre, nuova EMEA Compliance counsel del Gruppo Westinghouse.
In Italia, dunque, la professione dei giuristi d’impresa vive un…