Law firm: gli avvocati italiani nelle stanze dei bottoni

di nicola di molfetta

Cresce, anno dopo anno, il numero di avvocati italiani che assume ruoli di rilievo nella governance e nella gestione sovranazionale delle organizzazioni legali. Il 2022, si ricorderà, è stato l’anno in cui questo trend ha toccato l’apice con l’elezione di Charles Adams alla guida globale di Clifford Chance nelle vesti di global managing partner. Prima di lui, Massimiliano Mostardini, fondatore del capitolo italiano di Bird & Bird, ha ricoperto dal 2016 al 2020 il ruolo di chairman sempre a livello mondo.

E quest’anno? Anche nel corso del 2023 alcune delle principali law firm internazionali presenti in Italia hanno scelto alcuni dei loro soci attivi nelle sedi di Milano o Roma per integrare organi, comitati e consigli su cui si regge la loro architettura gestionale.

Partiamo dai nuovi ingressi nel board globali. Anche se non è uso dello studio fare annunci sui rinnovi delle cariche nel board globale, secondo quanto appreso da MAG e legalcommunity.it, il managing partner di Freshfields in Italia, Francesco Lombardo (che è anche il professionista più giovane incluso nello speciale 2023 de L’Avvocato dell’anno che potete leggere in questo numero del nostro magazine), è entrato a far parte del global board della law firm del magic circle inglese. Nomina analoga è arrivata per Carloandrea Meacci: il managing partner diAshurst in Italia, infatti, dallo scorso primo di novembre è stato nominato tra i nuovi componenti del board globale dello studio per contribuire alla futura direzione strategica della law firm.

Guardando alla governance, non c’è dubbio che una delle nomine più importanti dell’anno sia stata quella di Carlo Gagliardi a cui Deloitte Legal ha conferito anche (oltre a quello di managing partner Italia) l’incarico di managing partner North & South Europe. Gagliardi, in questi anni, è stato il propulsore del rilancio del braccio legale del colosso della consulenza nel Paese che, nell’ultimo anno, in tandem con Deloitte Sts, è risultato tra le organizzazioni legali che hanno avuto la maggiore crescita. La cosa non sarà passata inosservata ai vertici della law firm che avranno deciso di scommettere sull’italian way per replicare la performance a livello internazionale.

Altra nomina di calibro continentale è stata quella di Federico Sutti, fondatore e managing partner della practice italiana di Dentons nonché membro del global ed european board, che ha preso posto anche sulla poltrona del chairman Europa. Si tratta di una nomina particolarmente significativa considerato che il ruolo di chairman, nella governance dello studio, è di indirizzo strategico. Sutti avrà infatti il compito di formulare e proporre, unitamente al ceo Tomasz Dąbrowski, i piani strategici per l’approvazione da parte del board Europe e di assicurarne l’implementazione. Sutti non è nuovo a questi incarichi internazionali. Era già arrivato a ricoprire il ruolo di managing director continental Europe and Africa in Dla Piper, altro studio internazionale arrivato in Italia con lui. In questo caso, però, brucia tutte le tappe ottenendo questa nomina, all’esito di votazioni interne che hanno coinvolto tutti i soci europei, dopo neanche 8 anni dal suo ingresso in Dentons. Probabilmente, merito della buona performance dello studio in Italia dove, oggi, la law firm conta su una squadra di oltre 160 professioniti, tra cui 39 partner, che nell’ultimo esercizio è riuscita a portare a casa un fatturato di 59,8 milioni (+15%), con un incassato di 56,9 milioni (+9%) e un utile di 24,4 milioni (+8,5%). Tra l’altro, va osservato che…

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