Si fa presto a dire fondiamoci
di nicola di molfetta
Uno studio professionale su due è pronto a unire le forze con un concorrente. A dirlo è l’Osservatorio professionisti e innovazione digitale del Politecnico di Milano a valle di una interessante ricerca condotta su un campione variegato di realtà: avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e via dicendo.
Un’avvertenza prima di procedere con la lettura di questo editoriale: siamo fuori dalla nostra comfort zone. Qui non parliamo di studi d’affari. Nè di studi associati (sono solo il 14% del campione).
Sotto la lente di questa analisi sono finiti prevalentemente micro studi (la forma giuridica individuale risulta la più diffusa, appartenendo al 73% degli interessati) con un serio problema di capacità di stare sul mercato.
Infatti, il 54% degli studi di cui si è occupato l’Osservatorio realizza un fatturato non superiore a 100mila euro all’anno pur contando su un portafoglio clienti di circa 70 aziende. Mediamente, quindi, questi studi incassano meno di 2mila euro l’anno da ciascuno dei loro assistiti.
È chiaro che la voglia di fusioni rilevata dall’Osservatorio somiglia più che altro a una richiesta di aiuto. Piccolo non è bello per chi si occupa di consulenza e in particolar modo di consulenza legale ed altre attività ad essa contigue.
Non a caso, quel 48% di studi «interessato a operazioni di m&a» lo è sia nel ruolo di acquirente sia in quello di acquisito.
Insomma, la fotografia scattata dall’Osservatorio lascia percepire una diffusa assenza di progettualità tra gli attori del mercato. Il che pone un tema culturale di grande importanza: giuristi, economisti e fornitori di servizi a rilevanza pubblica hanno bisogno di essere formati anche nella qualità di manager e di imprenditori.
Il concetto di collaborazione con altri è ancora troppo poco praticato. Solo il 33% del campione dice di avere in piedi forme di collaborazione con altri studi, anche se quasi sempre non formalizzata.
Superare l’idea che dietro un alleato si possa celare un concorrente è qualcosa che richiede un salto culturale tutt’altro che banale.
Per questo, quando si comincia a riflettere sulla opportunità di fondere la propria realtà con un’altra, bisogna tenere in considerazione alcuni principi “salva-vita”.
La fusione con un’altra struttura deve essere una decisione presa a valle di un progetto strategico. Sia che si tratti di una integrazione verticale (con studi attivi nel proprio stesso campo) sia che si tratti di un progetto laterale (che punti ad ampliare l’offerta dei servizi).
In ogni caso, un’iniziativa di questo genere dovrebbe puntare a far crescere la proposta di valore di tutti i partecipanti.
Il merger, inoltre, va fatto organizzando un’associazione professionale e non istituendo un agglomerato di individualità finalizzato alla suddivisione delle spese. E va gestito procedendo a una due diligence sui futuri soci e sui loro clienti per valutare eventuali incompatibilità caratteriali e possibili conflitti d’interesse.
Non c’è spazio per operazioni improvvisate. E tantomeno può essercene per l’aggregazione di due o più debolezze. Altrimenti resta sempre valido il vecchio adagio: meglio soli…
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In questo numero
Agorà
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- MONTIRONI SENIOR PARTNER DI NCTM
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- NUOVO PARTNER E NUOVA SEDE ROMANA PER C-LEX
- GIUSEPPE LASCO SEGUE DEL FANTE IN POSTE ITALIANE
- GAUDIANA GIUSTI ENTRA NEL CDA DI A2A
- GRAZIANO SEGHIZZI NOMINATO MANAGING PARTNER DI SOFINNOVA PARTNERS
- PURI BRACCO LENZI E ASSOCIATI INAUGURA LA SEDE MILANESE
- DANIELE MARTIGNETTI NUOVO HEAD OF CAPITAL MARKETS DI BNP PARIBAS REIM
- ERIKA FATTORI ENTRA IN CARTASI COME RESPONSABILE BRAND & COMMUNICATION
- FIDEURAM, FABIO CUBELLI NUOVO CONDIRETTORE GENERALE
- EQUITA SI RIORGANIZZA SOTTO LA HOLDING E GUARDA A NUOVI BUSINESS
- STEFANO GIULIANO ENTRA IN CMS
- TORINO, CHEF MILANI LASCIA PIANO35: AL SUO POSTO MACRÌ
- I CEREA PREPARANO LO SBARCO IN CINA
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TERZO SETTORE, UN BACINO DA 40 MILIARDI
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aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 12 posizioni aperte, segnalate da 7 studi legali: Accinni Cartolano e Associati, Bacciardi and Partners, Dentons, Hogal Lovells, La Scala Studio Legale, Russo De Rosa Associati, Studio Spiniello Commercialisti Associati.
I professionisti richiesti sono circa 20 tra praticanti, giovani avvocati e avvocati con esperienza.
Le practice di competenza comprendono il diritto triburatio, contenzioso civile e societario, tax, dispute resolution, contrattualistica, commerciale, internazionale, litigation, contabilità, corporate m&a, restructuring/insolvency, npl
L’intruso
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