Apple chiama Freshfields per difendersi dal fisco europeo

Freshfields è lo studio incaricato da Apple per proporre l’appello contro la sentenza europea di condanna al pagamento di 13 miliardi a titolo di tasse evase.

Non si tratta dela prima volta. Freshfields, con il partner Renato Paternollo, ha già assistito insieme all’ex ministro della Giustizia del governo Monti, Paola Severino, il colosso di Cupertino nell’accordo siglato a fine 2015 con lo Stato Italiano per il versamento di 318 milioni di imposte (qui l’articolo).

Quanto all’Agenzia delle Entrate, dopo la decisione europea, è tornata a farsi sentire. La sua direttrice, Rossella Orlandi, ha subito dichiarato di essere pronta a valutare l’esistenza di altre operazioni da mettere sotto la lente d’ingrandimento del Fisco italiano.

Dopo l’emissione della sentenza dell’Unione Europea, le reazioni non si sono fatte attendere nemmeno dalla Apple. Il CFO italiano, Luca Maestri, in un’intervista al Corriere della Sera, ha contestato la decisione, asserendo che il mutamento delle regole fiscali con effetto retroattivo mina la stabilità degli investimenti. Anche se ha ammesso l’esistenza di un problema da risolvere rispetto ai sistemi di tassazione sugli utili delle multinazionali.

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