Antitrust: Borocci, consumatori, antitrust e democrazia

Sabrina Borocci, partner dello Studio Hogan Lovells, si è interrogata sul reale ruolo del consumer welfare nelle politiche di concorrenza europee, in occasione della XIII edizione del Convegno Antitrust tra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea, organizzato da Rucellai & Raffaelli a Treviso, presso la Casa dei Carraresi.

Benché la retorica del consumer welfare costituisca un leitmotif delle decisioni antitrust europee, Borocci sottolinea l’esistenza di una distonia fra gli intenti dichiarati di politica antitrust e l’applicazione dei principi ai casi concreti.

Sono poche le decisioni in cui il principio di protezione dei consumatori abbia giocato un ruolo dirimente: l’esempio emblematico della recente fusione fra Essilor e Luxottica, rispetto alla quale era stata espressa grande preoccupazione per le implicazioni sul benessere dei consumatori, si è concluso con una piena autorizzazione.

Secondo Borocci, il consumer welfare dovrebbe primeggiare tra gli obiettivi del diritto della concorrenza europeo, orientando le pronunce degli organi europei, e non ricoprire una valenza di mero principio.

Maggiore attenzione dunque, conclude, dovrebbe essere dedicata al valore della concorrenza in quanto tale e alla “rivalità”, che – se preservata – protegge tanto i valori tipici del diritto della concorrenza quanto il benessere dei consumatori.

Le regole di concorrenza, in quest’ottica, dovrebbero poter contribuire al mantenimento di un maggiore livello di eguaglianza sociale.

rosailaria iaquinta

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