Antitrust: Patterson, modularità, interfacce e concorrenza nell’economia digitale

Modularità e interfacce in materia antitrust. A parlarne da Treviso in occasione della XIII edizione del convegno “Antitrust tra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea”, organizzato da Rucellai & Raffaelli, presso la Casa dei Carraresi è Mark Patterson, professore della Fordham University School of Law.

Le problematiche connesse alla modularità sono generalmente ricondotte all’interoperabilità o all’accesso all’interfaccia: centrale nel discorso antitrust è la possibilità che una società che controlla un’interfaccia possa precluderne la connessione alle imprese concorrenti. La questione si complica ulteriormente se si considera che l’eventuale esclusione incide senz’altro negativamente sulla concorrenza, ma – per altro verso – permette alla società che ha il controllo di coordinare meglio i prodotti interconnessi dalle piattaforme.

In più, spiega Patterson, spesso viene trascurato che il comportamento escludente di un’impresa può realizzarsi anche attraverso la stessa progettazione – e non solo l’uso improprio – della piattaforma, in modo tale da alterare l’equilibrio tra esclusione e integrazione dei concorrenti nell’uso della piattaforma medesima.

Patterson si incentra sull’opportunità di riconsiderare le criticità concorrenziali che si configurano in merito alla modularità, tenendo presente che: pur non impedendo l’accesso all’interfaccia, una società può porre delle condizioni e dei costi anticoncorrenziali; il potere di mercato della società non sempre può essere individuato tramite i canoni tradizionali; precisa attenzione dovrebbe essere posta sul momento in cui viene strutturata l’interfaccia.

Patterson fornisce infine una panoramica completa di alcune categorie tradizionali della materia antitrust che, a contatto con nuovi tipi di tecnologie nell’era dell’economia digitale, necessitano di essere ripensate.

 

 

 

 

rosailaria iaquinta

Scrivi un Commento

SHARE