La road map di Norton Rose Fulbright

Uscire dalla pandemia, ristabilire le nuove regole di lavoro dentro e fuori l’ufficio e consolidare la crescita portata dai nuovi soci. Da lì possiamo ripartire». Attilio Pavone guida l’ufficio italiano di Norton Rose Fulbright. È un giuslavorista di rango, cresciuto professionalmente nell’ “università” del settore (è stato partner di Toffoletto de Luca Tamajo) e da sette anni guida la base della law firm internazionale nella penisola. Una sfida che ha raccolto e affrontato con grande capacità come dimostra il test più delicato che fino a ora si è trovato ad affrontare: la gestione della crisi Covid. Lo studio, nel primo semestre del 2021 ha messo a segno delle percentuali di crescita notevoli in aree strategiche come il banking (+48%) e corporate (+62%). Qui, in particolare, si possono già vedere gli effetti degli investimenti più recenti realizzati dalla la firm sul fronte dei lateral hire. Operazioni che, fa capire Pavone in questa chiacchierata con MAG, potrebbero non rimanere isolate.

Avvocato Pavone, che bilancio fa dell’ultimo esercizio di Norton Rose Fulbright?
Il 2020 ha posto tutti noi di fronte ad una grande ed inattesa sfida, ma posso dire che le risposte a livello globale di Norton Rose Fulbright sono state rapide ed efficaci. Siamo riusciti a proteggere la salute della nostra intera comunità, che ovviamente non è composta solo da avvocati, e a mantenere una condizione di ‘business as usual’. Tutto ciò ha determinato risultati positivi anche in termini di business.

E in Italia?
Per quanto riguarda la gestione della pandemia, essendo stata l’Italia purtroppo fra i primi paesi ad essere colpiti, siamo stati fra i primi a prendere le contromisure necessarie. La nostra esperienza è stata poi utile a molte altre sedi del network. In termini di business la sede di Milano ha realizzato nel 2020 una fra le migliori performance nell’area EMEA (che per noi comprende anche l’Asia). Anche il primo semestre del 2021 segna una crescita importante anno su anno, che ci fa ben sperare per il futuro.

Avete messo a segno un importante lateral hire, quello di Tiziana Del Prete: strategicamente come si inserisce nel percorso dello studio nel Paese?
Siamo molto soddisfatti dell’arrivo di Tiziana e del suo team. La sua esperienza va a rafforzare l’offerta ai nostri clienti italiani e internazionali e si incastra perfettamente all’interno di un dipartimento particolarmente noto per la sua profonda conoscenza multisettoriale, che spazia dall’assicurativo ai settori dell’energia e delle infrastrutture, shipping, immobiliare, food, automobilistico e manifatturiero. L’anno scorso abbiamoconquistato anche un altro lateral con l’arrivo del socio Claudio Di Falco, specializzato nell’assistenza su operazioni di M&A, joint venture e di corporate finance. Questi ingressi rispecchiano il progetto di espansione del team italiano di Corporate M&A e in generale dell’ufficio di Milano che NRF sta portando avanti da qualche anno.

I prossimi passi?
Uscire dalla pandemia, ristabilire le nuove regole di lavoro dentro e fuori l’ufficio e consolidare la crescita portata dai nuovi soci. Da lì possiamo ripartire.

Per crescere nell’area corporate m&a chi cercate? Quale profilo?
Lo studio italiano e il network sono…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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