Gop vince al TAR con Unicredit per il servizio Seda

Gianni & Origoni, con un team composto dai partner Piero Fattori (in foto), Antonio Lirosi e Salvatore Spagnuolo nonché dall’associate Andrea Pezza, ha assistito con successo Unicredit nell’impugnativa del provvedimento dell’AGCM che, nel 2017, aveva qualificato il modello di remunerazione del servizio SEDA, sviluppato da ABI e dalle principali banche italiane, come un’intesa restrittiva della concorrenza.

Il servizio SEDA è un servizio informativo che il sistema bancario italiano ha sviluppato e messo a disposizione delle imprese che effettuano addebiti periodici (per esempio i gestori delle utenze domestiche) al momento della transizione dal precedente sistema di addebito diretto “nazionale” (il RID – che già includeva una propria componente “informativa”) all’attuale sistema “europeo” SEPA DD (che invece è sprovvisto di componente informativa), al fine di assicurare a tali imprese un servizio che fosse, nei contenuti, equivalente a quello preesistente.

Nella sentenza, si legge in una nota, il TAR ha accolto la posizione di UniCredit tanto sul piano procedurale che nel merito.

Sotto il primo aspetto, i giudici hanno censurato l’operato dell’Autorità per aver avviato l’istruttoria a distanza di oltre due anni della piena conoscenza della fattispecie oggetto di istruttoria (avendo l’ABI presentato il progetto proprio all’AGCM tra l’ottobre 2012 e il dicembre 2013), “in contrasto con il rispetto dei principi di buon andamento ed efficienza dell’azione amministrativa” che richiedono invece una tempestività nella formulazione degli addebiti. Sotto il secondo profilo, il TAR ha invece ritenuto che non vi fossero prove del fatto che – realizzando il servizio SEDA – le parti intendessero alterare la dinamica concorrenziale della fissazione dei prezzi di remunerazione del servizio SEDA.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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