Nicola Bonante e Paola Tradati con il loro team labour in GPBL

Gpbl, il lavoro in prospettiva

di nicola di molfetta

Un tassello fondamentale della strategia multidisciplinare di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici è rappresentato dalla practice labour. A tre anni dal loro arrivo, Paola Tradati e Nicola Bonante mettono in fila i fatti salienti di un percorso che, all’inizio del 2021, ha visto anche la nomina di un junior partner all’interno del team. «Quando siamo partiti eravamo solo noi due soci con 4 associate», raccontano a MAG. «Mentre adesso il dipartimento può contare su sei associate e il neo junior partner, Pietro Scianna».

La crescita del numero dei professionisti è andata di pari passo con quella del volume di attività. Nel 2020 il fatturato del dipartimento è stato di 3 milioni di euro. «A cui va aggiunto quanto proveniente dall’attività labour svolta in favore dei clienti degli altri dipartimenti dello studio», sottolineano i due soci. 

Lunghissimo l’elenco dei i clienti assistiti negli anni. 

«Seguiamo tutti i settori e tutte le questioni in materia di diritto del lavoro (sia la parte extra giudiziale, sia il contenzioso), proseguono Tradati e Bonante. Che adesso si preparano a quello che sarà il lavoro determinato dalla pandemia e dalla costruzione del new normal.

Blocco dei licenziamenti, cig straordinaria, fis: cosa vuol dire essere giuslavoristi ai tempi del Covid 19?Paola Tradati (PT): In realtà le fattispecie “giuridiche” dell’ultimo anno non hanno intaccato la salute della practice. Premesso che la sospensione dei licenziamenti non ha riguardato – e non riguarda – tutti i dipendenti. Diciamo che quanto accaduto, e ancora in corso, ci ha permesso di lavorare ancora di più sulla creatività. Per cercare di superare alcuni limiti e supportare i clienti nelle loro esigenze di business che non potevano – né dovevano – essere altrettanto sospese.

Nicola Bonante (NB): Il nostro core business non sono i licenziamenti. Abbiamo potuto continuare nelle aree nelle quali siamo molto attivi. Quali la consulenza ordinaria e soprattutto straordinaria, le relazioni industriali, il contenzioso e l’agenzia. L’anno ci ha visti anche particolarmente attivi sul fronte employment regulatory. In definitiva abbiamo fatto il miglior risultato degli ultimi tre anni. Speriamo di essere ancora più presenti nel corso di questo 2021.

Quali sono i fronti più caldi su cui state lavorando?
PT: Siamo di base una practice self-standing; il service rappresenta una parte delle nostre attività ma incide in percentuale minore sui ricavi della practice. Su questo fronte siamo molto attivi su operazioni di m&a dove la parte employment è sempre molto rilevante soprattutto nella fase di negoziazione degli accordi ancillari al closing.

NB: Sul fronte invece employment puro, continua molta richiesta in materia di relazioni industriali: d’altronde non può essere diversamente, in questo momento in particolare, stante il necessario confronto con le parti sociali. Siamo altresì particolarmente impegnati su litigation in particolare di agenzia e di concorrenza sleale. Molta anche la richiesta in materia di politiche retributive e strutturazione di piani in tal senso.

Sono passati tre anni dal vostro ingresso nello studio: un bilancio?

PT: Il migliore che si possa fare. L’uscita dall’ultimo studio nel quale eravamo operativi (Gianni & Origoni, ndr) e l’approdo in Gatti Pavesi Bianchi Ludovici è conciso con un boost particolare sia in termini di maggiori incarichi autogenerati sia in termini di maggiori sinergie ed entusiasmi interni. Lo studio ha creduto tanto in noi e dal giorno uno ci è stata data la possibilità e lo spazio per crescere, collaborare, intrecciarsi e discutere in senso costruttivo.

NB: Loro credevano tanto nella creazione di una practice autonoma e riconosciuta dal mercato; noi cercavamo dei soci con i quali ci potesse essere uno scambio quotidiano ed una interazione reale che desse peraltro spazio alle nostre ambizioni di crescita. Il risultato è che oggi sentiamo di portare i colori di uno studio di eccellenza, sentendo nostri quegli stessi colori.

Siete riusciti a creare una integrazione con il resto della struttura? In che modo funziona?
NB: Quello che…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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