WFW ottiene dal CdS la sospensione della richiesta di pagamento per ATS Power
Watson Farley & Williams ha ottenuto dal Consiglio di Stato l’ordinanza di sospensione del pagamento richiesto da Terna per l’assistita ATS Power.
L’ordinanza, che arriva pochi giorni dopo la fissazione dell’udienza di merito per CVA Energie – sempre assistita da WFW – fissata dal Consiglio di Stato il 9 febbraio, dimostra la volontà dei giudici di voler risolvere la questione in tempi rapidi per i numerosi operatori coinvolti.
Il team di WFW che ha assistito CVA Energie e ATS Power nel delicato contenzioso è stato composto dal partner Francesco Piron (che aveva già assistito le ATS Power nell’istruttoria avanti gli uffici di ARERA), dal counsel Giannalberto Mazzei, nonché dall’associate Cesare Fossati e dall’of counsel Antonio Colavecchio.
La vicenda
La controversia origina dalle nuove misure prescrittive di ARERA adottate dopo il supplemento di istruttoria necessario per ottemperare alle precedenti sentenze del Consiglio di Stato in materia di sbilanciamenti elettrici. Tali decisioni avevano, infatti, annullato le originarie misure prescrittive di ARERA per difetto di istruttoria e di motivazione e chiesto ad ARERA di effettuare una valutazione più completa dell’incidenza sul corrispettivo uplift degli “sbilanciamenti in controfase”.
CVA Energie e ATS Power si sono rivolte al Consiglio di Stato in via cautelare per chiedere la corretta ottemperanza alle predette pronunce dello stesso Consiglio di Stato (e ai chiari criteri indicati per svolgere tale supplemento di istruttoria) e quindi l’annullamento delle recenti delibere di ARERA che hanno portato Terna a riquantificare la misura del provvedimento prescrittivo a carico degli operatori.
L’ordinanza
Il Consiglio di Stato, con ordinanza n 5716/2022 del 7 dicembre 2022, nel rimarcare che “le questioni implicate nella presente controversia necessitano di approfondimenti incompatibili con il carattere sommario tipico della presente fase cautelare”, ha comunque accolto la richiesta di sospensiva senza disporre a carico della ricorrente ATS Power il pagamento di alcuna cauzione (come spesso era invece accaduto nei precedenti contenziosi sulla medesima materia).
“Specie in questo momento storico – rimarcano gli avvocati Piron e Mazzei – anche alla luce dei numerosi e recenti provvedimenti sul tema di ARERA con effetti molto onerosi nei confronti degli operatori, come le nostre assistite, la posizione espressa dal Consiglio di Stato è particolarmente significativa perché, sia pure nei limiti delle invocate misure cautelari, va nel senso di una più puntuale valutazione degli interessi degli operatori di settore”.
Nella foto, Francesco Piron e Giannalberto Mazzei.