Visco: «Con l’Iba, Roma ritorna centrale»
Il battesimo dell’Italia come piazza strategica per il mercato internazionale dei servizi legali ha una data precisa: 2018. Quest’anno, infatti, il Paese ha ospitato almeno tre eventi mirati a rendere centrale la Penisola nel dibattito globale sulla professione forense e la sua evoluzione. Tre appuntamenti in cui i professionisti hanno cominciato a riflettere in maniera sistemica sul proprio ruolo nell’economia e non più semplicemente sulle economie delle proprie atttività.
Due di questi hanno avuto luogo a Milano: la Legalcommunity Week (consacrata come evento annuale di riferimento per il comparto, si veda il numero 104 di MAG). e il congresso dell’Asla intitolato Diritto al Futuro.
Il terzo si è aperto ufficialmente il 7 ottobre a Roma ed è la Conferenza dell’Iba (International bar association).
Quest’ultimo appuntamento, in un certo senso, ha anche una portata storica.
L’Iba, infatti, è una delle più antiche organizzazioni mondiali di professionisti, ordini, associazioni e studi legali. Nata nel 1947, ha da sempre lo scopo di promuovere lo sviluppo del diritto internazionale e transnazionale, nonché contribuire alla regolamentazione del futuro della professione legale nel mondo.
Da settant’anni, ogni anno in una città diversa nel mondo, l’Iba organizza un summit globale in cui raduna tutti i propri iscritti. E quest’anno, dopo 71 anni, per la prima volta, questa conferenza si tiene in Italia: a Roma.
L’agenda dell’appuntamento è ricchissima di attività. Da una parte i seminari e convegni in programma al centro congressi dell’Eur, la celebre Nuvola di Fuksas (clicca qui per il calendario dettagliato https://www.ibanet.org/conferences/Rome2018.aspx?utm_source=LCpublishing&utm_medium=banner&utm_campaign=rome).
Dall’altra, feste e occasioni di networking (tradizionale valore aggiunto dell’appuntamento) che riempiranno le serate romane di tutti i congressisti.
Ma per Roma e il mercato capitolino, la conferenza Iba rappresenta anche un’opportunità di rilancio dopo anni di crisi.
MAG ne ha parlato con Claudio Visco (nella foto), managing partner dello studio Macchi di Cellere Gangemi, che in questo caso veste anche i panni di componente del cda dell’Iba, presidente della Bar Issue Commission e chair del comitato di accoglienza.
Avvocato Visco, la conferenza annuale dell’Iba è sbarcata a Roma per la prima volta. Quali sono i numeri principali di questo appuntamento?
Possiamo dire di avere circa un 10% in più di partecipanti rispetto a quelli registrati nell’edizione record di questo appuntamento che si è svolta a Washington nel 2016. Lì i partecipanti erano stati circa 7mila. A consuntivo, contiamo di poter arrivare a 7.500 o anche qualcosa di più.
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